Il diavolo stressato

Il diavolo stressatoMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 13 ottobre 2011, 13:00Primo Piano
di Emiliano Cuppone

La sosta doveva portare riposo e relax, doveva permettere di ricaricare le batterie di quel Milan stanco e confuso che aveva perso malamente a Torino, di recuperare uomini fondamentali per una rosa decimata da infortuni a ripetizione. Obiettivi raggiunti in parte, infatti se Allegri avrà a disposizione Robinho e Mexes, recuperi fondamentali in vista di Palermo, se molti dei rossoneri in Nazionale hanno giocato il giusto, potendo così far rifiatare gambe stressate dai tanti impegni ravvicinati, sicuramente non si può dire che l’ambiente esca riposato mentalmente dalla sosta per le qualificazioni europee.

I mal di pancia di Ibrahimovic ed i grattacapo di Cassano hanno acceso il fuoco mediatico intorno al diavolo, consegnando ad Allegri una squadra ancor più sotto pressione, composta da giocatori sotto stress e compagni allibiti.Perché per due campioni che si definiscono stanchi, ce ne sono altri che sarebbero pronti a fare il doppio, gente come El Shaarawy che non chiede altro che spazio e “stress” da partita, come Mexes che, dopo mesi fra infermieria, sala operatoria e lettino dei massaggi, non vorrebbe altro che correre dietro a pallone ed avversari, come il solito Filippo Inzaghi, immortale cacciatore di gol.

Per un Ibrahimovic che non riesce neanche a giocare a pallone con i suoi figli, tanto è il rigetto verso quel gioco che gli garantisce un contro corrente rimpinguato da circa 10 milioni ogni anno, c’è un Samuel Eto’o che, alla stessa età, è pronto al doppio lavoro, al doppio turno, da bravo operaio del pallone, che nel periodo di ferie vorrebbe arrotondare, magari (per lui) vincendo un derby.
Intorno al Milan c’è un clima strano, d’attesa, con tanti detrattori che aspettano Allegri ed i suoi al varco, la partita con i rosanero potrebbe dire tanto, perché una vittoria (magari con tanto di gol di Ibrahimovic e Cassano) potrebbe essere il colpo di spugna necessario a cancellare polemiche e problematiche extracalcistiche, ma una sconfitta sarebbe l’assist perfetto per far scoppiare un caso senza precedenti.
Ad Allegri le scelte necessarie, la parte più difficile, anche se molto probabilmente il tecnico toscano ha già le idee chiarissime, pronto a gettare nella mischia l’attacco dei “depressi”, sorretti dal trequartista “sbadato”, che pensava di non avere nulla di grave, prima di fermarsi per più di un mese, quel Robinho che, con la sua vivacità e la sua allegria, potrà portare una ventata di leggerezza in una squadra apparsa sin troppo “musona”.
Il Milan sabato dovrà ritrovare concentrazione ed energie necessarie ad una rincorsa difficile, con tante squadre davanti ed uno strappo lungo 6 punti da ricucire, dovrà ritrovare forza fisica ed energie mentali, dovrà iniziare a correre con le gambe e la testa, dovrà iniziare a mettere il pallone in fondo al sacco, vietando agli avversari di fare altrettanto, dovrà fare il Milan, dovrà avere il carattere del diavolo e la fame del leone, niente stanchezza o stress, niente pensieri a famiglia e giornali, solo il campo, la palla e l’avversario, perché, come diceva Franco Califano, “Tutto il resto è noia”.