A casa o in castigo?

A casa o in castigo?MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
mercoledì 19 ottobre 2011, 16:00Primo Piano
di Francesco Somma

In castigo. O meglio, nella vecchia casa. Kevin Prince Boateng, il più atipico e moderno tra i trequartisti che hanno vestito la casacca rossonera nell’ultimo periodo, torna a centrocampo, sulla mezzala. Lo fa mestamente, come non è nel suo stile, ma come dev’essere per forza dopo un inizio di stagione al di sotto delle aspettative. La prima domanda che viene da porsi è: “Perché un giocatore che finora ha stupito sulla trequarti deve essere arretrato?”. La risposta è semplice, a darla è stato lo stesso Massimiliano Allegri: “Boateng ha stupito così tanto sulla trequarti proprio perché un trequartista non è”.

Inutile, di fatti, sarebbe negare che lo spessore tecnico del ghanese ha poco a che vedere con gli ultimi grandi numeri 10 rossoneri: da Rui Costa a Kakà, passando per Zvone Boban.
Gente dai piedi “parlanti”, ma soprattutto, atleti che sono riusciti a far parlare di sé malgrado il trascorrere del tempo, animati da quella continuità che KPB sta cercando con insistenza. E allora, prima di fasciarci la testa, e memori dell’importanza che la sosta ha avuto anche per lui, diciamo pure che in questo senso una mano arriva da Allegri: sulla mezzala Boateng potrà trovare nuovi stimoli, o recuperare quelli smarriti. Perché dopo una stagione da protagonista e da vincente, il mago del Moonwalk deve ancora ambientarsi in un’annata che poteva cominciare decisamente meglio, ma non soltanto per lui. Che senso avrebbe focalizzare l’attenzione sul momento negativo del singolo, quando i fatti e i risultati dicono che tutta la squadra, tra settembre e ottobre, ha fatto fatica ad esprimersi al meglio? Forse Ibrahimovic, Van Bommel, Nesta, Cassano, Abbiati, e perfino Allegri, hanno fatto meglio di Boateng? La risposta è: No. Ma se è vero che con il rientro di Robinho e la bella vittoria sul Palermo è tornato il Milan, allora da stasera tornerà anche Boateng.