Il genio di Aquilani illumina la serata di Champions

Il genio di Aquilani illumina la serata di ChampionsMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
giovedì 20 ottobre 2011, 14:15Twitch
di Emiliano Cuppone

“Luci a San Siro”, cantava qualche anno fa Roberto Vecchioni, ma siamo certi che lui stesso non poteva immaginare che fosse un romano “de Roma” a riportare l’illuminazione nel tempio della “milanesità”.
Fino all’anno scorso ci pensava un bresciano come Andrea Pirlo, lombardo e milanese d’adozione dopo le esperienze nell’Inter e, soprattutto, nel Milan, con 10 anni da incorniciare fra pennellate e vittorie. L’ex numero 21 rossonero è partito, fra migliaia di critiche alla società rossonera, nello scetticismo di chi lo vedeva difficilmente sostituibile, ma, dopo un inizio di stagione in cui sembrava dover chinare il capo a chi lo criticava, Adriano Galliani sembra aver avuto di nuovo ragione.
Alberto Aquilani sta imparando a strabiliare l’esigentissimo pubblico rossonero, segue la scia tracciata contro il Palermo sabato sera e continua a gestire i lavori di un Milan che sembra essere finalmente un cantiere in via di definizione.
Il numero 18 rossonero guida la squadra in maniera brillante, non sbaglia un passaggio neanche sotto minaccia, regala aperture perfette, taglia il campo da destra a sinistra con una puntualità che lascia a bocca aperta, come quando serve a Boateng l’assist per il raddoppio. Il geometra romano disegna il gioco sulla tavola verde di San Siro, ma allo stesso tempo non disdegna il lavoro sporco fatto di posizione e contrasti.

Cerca con insistenza il gol, il palo gli nega la gioia nel primo tempo dopo uno splendido tiro da fuori che meritava l’urlo del pubblico, ci prova con continuità, si tuffa in area con caparbietà aprendo gli spazi ai compagni, gli manca un po’ di precisione, ma la voglia è ammirevole, mentre una splendida girata su calcio d’angolo esce di un soffio, ed una sforbiciata in bello stile viene ribattuta dalla difesa.
Alberto Aquilani sembra un giocatore ritrovato, mai nessuno ne ha criticato le qualità tecniche, degne del miglior Botticelli per la splendida perfezione delle pennellate, ciò che è mancato nella carriera di questo splendido centrocampista forse è stata la concentrazione, la voglia, il carattere, che compaiono splendenti nelle ultime due uscire di questo elegante protagonista del gioco allegriano.
Parte da mezz’ala destra, ma si accentra con continuità, lascia che il pallone passi sempre fra le sue gambe eleganti e forti, lo protegge e lo smista con la serenità di un vero direttore d’orchestra, si propone in avanti e riesce a dare copertura in fase difensiva all’inesauribile Abate. Allegri sembra avergli trovato la posizione adatta, la coppia con il terzino napoletano fa scintille, la grande corsa di Ignazio gli permette di poter svariare con maggiore leggerezza, ed allo stesso tempo lo invita a correre il doppio per non gettare al vento il grande impegno del compagno.
Il Milan ha trovato il suo regista, ha trovato la sua luce, ha trovato semplicemente Alberto Aquilani, che sveste i panni di Mister x ed inizia a mostrare tutte le sue grandissime qualità: ben arrivato Aquila.