Un altro passo avanti

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© foto di Tiziano Crudeli
venerdì 21 ottobre 2011, 19:00News
di Tiziano Crudeli

Un altro passo avanti. Dopo il Palermo ecco il successo in Champions sul Bate Borisov. Il Milan sta risalendo la china e recupera credibilità. E' presto per elevare epinici, ma è altrettanto evidente che qualcosa sta cambiando in senso positivo. Il gioco migliora anche se i ritmi, pur buoni,  non sono ancora elevatissimi. Ibra in certe sue giocate è sublime. Zlatan (secondo gol in Champions,   quarto  stagionale e 2 assist)  raggiunge quota 6 reti nei  10 match europei  disputati nell'arco di   2 stagioni  con la maglia rossonera. Lo stesso numero di gol realizzati in 3 anni  nelle 26 partite con l'Inter.  Le reti,  che hanno messo in ginocchio il Bate Borisov ,  sono di pregevole fattura. Addirittura spettacolare la “sassata” di Boateng che ha  festeggiato con  il dito medio sul  naso per mettere a tacere le voci secondo le quali al di fuori del calcio si sarebbe concesso qualche libertà di troppo.    Il Milan, gossip a parte,  si è lasciato alle spalle le brutte e pesanti sconfitte con la Juventus e col Napoli.

Ora grazie al recupero di Abate, sempre più bravo e convincente, e Robinho  (entrambi  contro la Juve erano assenti!!), c'è più ritmo e velocità. 
Alberto Aquilani sulla linea  mediana ha saputo dare tanto dinamismo e  qualità, ma è stato  pure   tempestivo, per quanto impreciso, nelle conclusioni a rete ( 6  compreso  un clamoroso palo). “Aquila” ha  dispensato  deliziosi suggerimenti  a tutti i compagni. La squadra,  grazie al suo apporto sempre più convincente,  ha aumentato  il tasso tecnico.
Se poi aggiungiamo le  buone prestazioni di  Taiwo (fino a poco tempo fa considerato  un oggetto misterioso),   Nocerino e Boateng,  i motivi di soddisfazione non mancano.
Impossibile non inserire tra i migliori Christian Abbiati, che  con due  strepitose parate (la prima sullo 0 a 0 su un passaggio sbagliato di Van Bommel  e la seconda sull' 1a 0) è stato determinante. .  Da segnalare l'esordio di Mexes a sei mesi e mezzo dal gravissimo infortunio.
Nel dopo partita sono arrivate le frecciatine di Ibra indirizzate a chi ha (volutamente?) equivocato il contenuto di una sua intervista:  “Se uno conosce lo svedese capisce quello che ho detto. A precisa domanda  ho semplicemente risposto che quando avevo 20 anni il calcio per me era tutto , mentre ora ho una famiglia con due figli e ovviamente le cose sono diverse”.  Il  “felice di essere qui al Milan” ha poi chiuso la querelle. O no?