La nuova vita (tranquilla) di superMario Balotelli

La nuova vita (tranquilla) di superMario BalotelliMilanNews.it
© foto di Alberto Fornasari
sabato 22 ottobre 2011, 11:40Dall'Estero
di Antonio Vitiello
fonte di Onofrio di Lernia per qsvs.it

Non fosse per il tempo sempre uggioso, sarebbe tutto perfetto.
Balotelli sta bene, si piace ed inizia ad amare davvero la sua vita inglese. Il nuovo Mario, più saggio e più maturo, si è raccontato in un'intervista rilasciata al prestigioso The Guardian, apparsa oggi proprio alla vigilia del derby di Manchester, una stracittadina che mai come questa volta vale tantissimo e che lui non stenta a definire più emozionante del suo, suo per tanti e ben noti motivi, Milan-Inter.
Quattro gol in sei presenze in questo scorcio di stagione, il ragazzo di Brescia stavolta è partito col piede giusto, segnando anche reti bellissime e lasciandosi alle spalle le polemiche e le balotellate per cui anche in Inghilterra stava diventando fin troppo famoso.
«Questo è il vero Mario, non quello dell'anno scorso», ha raccontato all'intervistatore, che se deve dire un grazie a qualcuno - assicura - quel qualcuno è Roberto Mancini che ha creduto in lui anche quando in Europa non lo faceva nessuno.
Verrebbe quasi da commuoversi, se non fosse che lo stupore prende il sopravvento quando l'ex nerazzurro racconta del suo nuovo tran-tran quotidiano tutto casa-e-fidanzata, circondato dall'affetto dei familiari che ora finalmente vivono con lui in campagna.
Un Balotelli rinato, insomma, che non si fa più rimbrottare in pubblico dal suo tecnico per una giocata (sbagliata) tanto bella quanto inutile, che ha lasciato volentieri l'etichetta di bad boy a Carlos Tevez e che, afferma, vuole «solo una vita tranquilla».


Che cambiamento e che saggezza! Certo che se poi a Manchester spuntasse qualche volta in più il sole, sarebbe proprio il top. Perché l'amore dei tifosi nei suoi confronti, quello no, non è mai stato neppure lontanamente in discussione.
Non sappiamo se Balotelli abbia davvero messo la testa a posto o (quel che più conta) si senta finalmente bene nella sua avventura al City. Noi ce lo auguriamo e lo auguriamo anche a lui. Per il calcio italiano, per la nazionale azzurra, ma specialmente per lui, come ragazzo. Anzi, come uomo.