ESCLUSIVA MN - Oddo: "Strasser è sereno, Inzaghi è un po' arrabbiato. Quel giro di campo in 58 secondi..."

ESCLUSIVA MN - Oddo: "Strasser è sereno, Inzaghi è un po' arrabbiato. Quel giro di campo in 58 secondi..."MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
sabato 22 ottobre 2011, 17:30Esclusive MN
di Antonio Vitiello
fonte intervista di Vincenzo Vasta

La redazione di MilanNews.it ha raggiunto il grande ex di Lecce-Milan, Massimo Oddo, che dopo tanti anni con la maglia rossonera affronterà i suoi ex compagni al “Via del Mare” nel lunch match.

E’ vigilia di Lecce-Milan, quali sono le tue sensazioni?
“Partita sicuramente emozionante, la prima volta contro i miei compagni, con cui ho condiviso bei momenti e tante vittorie”.

Come procede il tuo inserimento in Puglia?
“Mi sono inserito bene, ho già fatto due partite dopo l’infortunio che ho avuto all’inizio e pian piano sto riprendendo la condizione”.

Domani si gioca alle 12:30, che difficoltà può incontrare un giocatore?
“L’unica motivazione può essere quella di avere difficoltà con l’alimentazione, tipo mangiare un piatto di pasta alle 9:30, per il resto credo non cambi molto visto che non c’è più caldo”.

Lì a Lecce c’è anche un tuo ex compagno, Rodney Strasser. Come vedi il suo inserimento?
“Ha fatto la prima partita da titolare domenica ed ha giocato bene. E’ un giovane di qualità e soprattutto è molto umile ed ha voglia di imparare tanto”.

Facciamo un passo indietro. Tu, forse, sei stato il protagonista nelle immagini di festeggiamento del 18esimo scudetto. Quel giro di campo scalzo, un po’ su di giri, è ancora negli occhi di tutti…
“Intanto voglio precisare che io non bevo mai e proprio in occasioni particolari, bevo 1 o due bicchieri e mi trovano su di giri (ride, ndr). A parte le battute, proprio perché non bevo mai sembra chissà che cosa. Poi ho fatto quel giro di campo, scommettendo con i miei compagni che ce la facevo in meno di un minuto…ci ho messo 58 secondi!”.

Il Milan sembra essere tornato un’isola felice, ma Inzaghi…
“Ogni squadra non può rappresentare un’isola felice per trenta giocatori. Giocano solo in undici, gli altri chiaramente sono un po’ arrabbiati ma l’importante e trasformare la rabbia in voglia di far cambiare idea all’allenatore, così come capitò a me quando giocai a Napoli. Credo comunque, che in generale ci sia serenità”.

Come ti spieghi l’inizio del Milan abbastanza difficile?
“Può capitare, soprattutto in serie A, il campionato più difficile del mondo a mio parere. In questi anni il livello è molto equilibrato e tutte le squadre sono bene organizzate. Il Milan è ancora più forte di molte squadra ma non si può essere mai sicuri del risultato”.