INCHIESTA MN - Tra diritti tv e introiti propri ecco come il Milan aumenta i ricavi

INCHIESTA MN - Tra diritti tv e introiti propri ecco come il Milan aumenta i ricaviMilanNews.it
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
venerdì 28 ottobre 2011, 12:00Esclusive MN
di Pietro Mazzara
In collaborazione con Claudio Gandolfo (Businesscommunity.it - Milan7.it)

Giornata importante quella dello Sponsor Day 2011 organizzato dal Milan e da Infront per illustrare alla stampa e ai partners la crescita, a livello di fatturazione, degli introiti rossoneri. Il passaggio fondamentale della giornata è stata una frase pronunciata da Marco Bogarelli, presidente di Infront Italia, il quale ha affermato che il Milan: “Sta arrivando a pareggiare gli introiti tra diritti tv e le altre due voci del fatturato, ovvero i ricavi da stadio e il merchandising”. Un fattore importantissimo se consideriamo che nel resto della nostra serie A, anche nei top club, gli introiti provenienti dai diritti televisivi occupano una posizione preponderante nei rispettivi bilanci ma il Milan, tra questo esercizio e quello successivo, può dire di avere tutti i presupposti per arrivare all’equa suddivisione degli introiti tra quelli propri (merchandising e stadio) e diritti TV che già quest’anno sono diminuiti a causa della vendita collettiva degli stessi. Stando al rapporto Deloitte del 2011, il Milan basava la maggior parte dei suoi ricavi, il 60%, sui soldi ricevuti dalla vendita dei diritti televisivi, con il restante 40% suddiviso tra la liquidità entrante dalle sponsorizzazioni, il 27%, e gli incassi da stadio (“commercial”), il 13%. Alla luce di quanto emerso, c’è un aumento degli incassi non derivanti dai diritti TV con una seguente maggiore fatturazione rispetto agli stessi che, comunque, sono un valore fisso in virtù del contratto collettivo, che da quest’anno ha inoltre visto la quota pro Milan ridursi di qualche milione di euro. La politica portata avanti da Infront , grazie al suo network internazionale, ha portato alla creazione di un circolo virtuoso di sponsor che hanno voluto abbinare il proprio marchio a quello di un brand di valore mondiale, come quello rossonero. Lo stesso marchio della società di via Turati è cresciuto di valore , oltre che per le vittorie, a seguito dell’aumento della fatturazione globale.

Ciò significa che la strategia di Infront, che aveva preso il via nell’estate del 2010 dopo l’ufficializzazione dell’accordo tra le due parti,  ha dati i suoi frutti in poco più di un anno , con un incremento di fatturato importantissimo: la “forbice “ della torta dei ricavi si sta quindi spostando verso la parità con le due voci inerenti incassi da stadio e, soprattutto, incassi commerciali, che hanno guadagnato circa 10 punti percentuali. Una percentuale importante, vista la dimensione delle cifre, ottenuta attraverso una riduzione del numero degli sponsor e con una riqualificazione del rapporto con gli stessi. 
Quindi una società Milan sempre meno dipendente dagli introiti TV e sempre più attiva sul mercato con strategie proprie. E questo è un caso unico nel panorama italiano, in cui la maggior parte delle squadre vede il peso degli incassi da diritti Tv arrivare fino all’70% del peso in bilancio. Per comprendere meglio l’importanza della notizia in casa Milan, basti pensare che nella Bundesliga, i diritti TV sono circa il 50% degli introiti dell’intera lega tedesca. Mentre in Italia siamo lontanissimi da queste percentuali.  E, sempre secondo il rapporto Deloitte, i dati su Real Madrid (36%), Barcellona (44%), Manchester United (37%), Bayern Monaco (27%), danno l’idea di come l’introito da diritti TV debba essere una componente essenziale ma non preponderante in un bilancio di una squadra competitiva a livello internazionale. Pur senza uno stadio di proprietà, annosa questione, il Milan sta quindi recuperando il gap economico-finanziario con le altre big europee.