M&S il marchio del futuro

M&S il marchio del futuroMilanNews.it
© foto di Federico De Luca
martedì 1 novembre 2011, 08:00Primo Piano
di Francesco Specchia

Il Milan vola ma è fiducioso anche per il futuro, perché i due gioielli coltivati nell'orto tra i più produttivi d'Italia, quello di Milanello, sono protagonisti di un ottimo inizio di stagione.
La lente d'ingrandimento va per forza di cose puntata su Merkel e Strasser. I due, padroni del centrocampo primavera di due stagioni fa, ora sono protagonisti nel massimo campionato. Chi l'avrebbe mai detto? Il salto dalla primavera all'estate della Serie A è grande e molti cadono giù nelle serie minori. Loro no, a spallate si fanno largo tra calciatori esperti e dal pedigree. Il tedesco-kazako dopo un' ottima pre-season inizia la stagione seduto in panchina, anche per un fastidioso infortunio subito a inizio stagione. Così come aveva convinto Massimiliano Allegri, il numero 52 fa lo stesso con Malesani. Assist settimana scorsa nel big match contro la Roma (e premio di migliore in campo), corsa e qualità ieri al Franchi contro un'altra compagine composta da campioni come quella viola. La sufficienza piena meritata nella sconfitta contro la Fiorentina di ieri è frutto delle sue giocate spesso illuminanti, spesso da Milan. Pazienza se si siede Constant, Birsa e il nino vertical Jorquera, la qualità arriva dal giovane ciuffo biondo rossonero.


Altro centrocampista, altro 6,5. Rodney Strasser e la sua testata salvano Lecce e Di Francesco nella sfida casalinga contro il Novara. L'allenatore pugliese non è al sicuro, il mediano della Sierra Leone sì. Se alla quantità piazza anche il golletto allora apriti portone, Milanello è pronto a riabbracciarti.
Il calcio italiano deve applaudire però anche un giovane che in fondo un pò cugino è. Mattia Destro del Siena, bomber dell'Inter primavera che sfidava proprio Strasser e Merkel, ormai è un punto fermo dell'Under 21 e più di un'alternativa per Sannino, quel Sannino "strapazzato" dall'attaccante dopo il gol che apre le marcature contro il Chievo.
Merkel e Strasser, ormai si leggono insieme come fossero due indissolubili stilisti. Il marchio è di qualità. Non vendono moda, per quello ci pensava Zvonimir Boban (così Pellegatti soprannominava il croato) ma siamo sicuri che le loro magliette andranno a ruba. Magliette che potrebbero tornare ad essere rossonere.