Standing ovation per questo Milan

Standing ovation per questo MilanMilanNews.it
© foto di ALBERTO LINGRIA
mercoledì 23 novembre 2011, 23:07Primo Piano
di Antonio Vitiello

La sensazione a caldo dopo il grande spettacolo di Milan-Barcellona è che i rossoneri possono giocarsela con tutti. Novanta minuti di goduria alla scala del calcio, con la squadra di Allegri che rispetto all’andata ha dato prova di maturità, migliorando il gioco e aumentando le opportunità da gol. Fronteggiare la squadra più forte del mondo vuol dire giocare al 100% delle proprie possibilità e avere un margine di errore bassissimo. Contro i catalani è successo fino al gran gol di Boateng, perché poi è uscita fuori la maestria dei palleggiatori spagnoli, la grandezza di una squadra che vive in una realtà parallela. Ma è esemplare la fotografia di fine partita, quando tutto lo stadio era in piedi ad applaudire Ibra e compagni per una prestazione maiuscola. Vedere un Milan combattente e pericoloso sotto porta lascia ben sperare per il futuro. Il Barcellona è ancora lontano ma i rossoneri hanno compiuto qualche passo in avanti, crescendo di autostima e prendendo coscienza dei prorpi mezzi.
Fin dall’inizio i rossoneri sono partiti con il pressing alto per evitare di lasciar impostare gli avversari. La scelta di Robinho al posto di Pato dal primo minuto può essere letta proprio in questa chiave, in quanto il numero 70 è più mobile e propenso al ripiegamento difensivo rispetto al giovane collega di reparto. Nei primi 10 minuti Milan ben messo in campo da Allegri, sostenuto a gran voce dagli irrefrenabili 80 mila tifosi rossoneri che hanno cantato e incitato la squadra per tutta la gara. Poi la solita azione coinvolgente dei catalani con Abidal lasciato tutto solo da Abate che ha il tempo di controllare e battere a rete. Nella selva di gambe è Van Bommel a buttarla dentro, in un gol figlio del caos per il notevole numero di uomini che calpestavano l’area antistante ad Abbiati. Il gol a freddo ha però l’effetto di svegliare il Milan e dargli ancora più carica. Prima Robinho sbaglia un gol già fatto, poi la grande giocata di Seedorf che vede l’inserimento centrale di Ibrahimovic.

Il tocco ravvicinato di sinistro supera agevolmente Valdes in uscita ma l’azione è veramente da applausi. San Siro esplode di gioia abbracciando lo svedese, che fa 4 gol su 4 in Champions (lui non ha giocato nella trasferta di Barcellona).
Purtroppo le notizie per il Milan continuano a non essere buone, perché Messi cade in area, l’assistente di porta segnala una dubbia spinta di Aquilani, non vista da Stark. Messi segna il suo primo gol al Milan (ripetendo due volte il penalty e ricevendo anche un’ammonizione per aver fintato il tiro sul primo rigore).
La reazione del Milan è ancora una volta veemente, segno che questa squadra ha carattere e non molla nemmeno contro la formazione attualmente più forte al mondo. Il finale di primo tempo è unidirezionale con Seedorf, Robinho, Boanteg e Thiago Silva che sfiorano il 2-2, a questo punto meritato.
Nella ripresa Allegri manda subito Pato in campo, completando la staffetta con Robinho.
La rabbia, la determinazione di Boateng portano il Milan sul 2-2. Un gol meraviglioso, frutto dell’estro e della classe di un giocatore abituato a dare spettacolo in ogni sua giocata. Il colpo di tacco e il destro che trafigge Valdes lasciano increduli tutti, una giocata da campione vero: spettacolo a San Siro!
La difesa del Milan però barcolla di nuovo e Xavi trafigge Abbiati su fantastico assist di Messi. I catalani devono sfoggiare la miglior azione per illudere la retroguardia milanista, quinto gol della serata. L’effetto della rete si fa sentire perché gli spagnoli addormentano l’incontro come solo loro sanno fare. Il Milan esce a testa alta da un match quasi proibitivo, il gap con i catalani si è ridotto ma non è ancora del tutto colmato.