Il capolavoro di Boateng, l'Apoel e il Genk: top e flop della Champions
Notte da sogno a San Siro, dove Barcellona e Milan si divertono e regalano emozioni alla platea. Storica qualificazione per l'Apoel di Nicosia, il Chelsea si rovina e rischia l'harakiri dopo la sconfitta con il Leverkusen. Quasi qualificata anche l'Olympique Marsiglia, a cui basterà non perdere con quattro gol di scarto al Westfalen Stadion.
I top
Il capolavoro di Boateng - Magia pura, una di quelle cose da guardarsi e riguardarsi per ore con il videoregistratore. Stop volante, colpo di tacco alla Cristiano Ronaldo a saltare Abidal - non l'ultimo arrivato - e destro potente per freddare sul primo palo Victor Valdes. Da candidare a rete dell'anno.
L'Apoel - Ha approfittato del girone decisamente meno forte dell'intera Champions, ma i complimenti sono assolutamente d'obbligo. I ciprioti firmano il passaggio ai quarti senza perdere nemmeno una gara contro Porto, Zenit e Shakhtar Donetsk. Società che hanno vinto l'Europa League nel corso degli ultimi anni. Chapeau.
Robin van Persie - Altra doppietta, tanto per gradire, e stavolta non ha contro la difesa del Norwich. Felipe Santana e Hummels, due che avevano imbrigliato Mario Gomez non più tardi di tre giorni fa, non riescono a contenere lo straripante olandese che oramai corre alla strabiliante media di oltre un gol a partita. Maschera tutti i problemi di Wenger, ma forse sono i Gunners ad aver svoltato rispetto all'inizio della stagione.
I flop
Genk - Lasciano la Champions con una bella badilata sui denti. Mario Been è specialista nelle sconfitte altisonanti. Tredici mesi esatti fa ne prendeva 10 dal PSV. Ora sette dal Valencia.
Andre Villas-Boas - Forse non è solo colpa sua e si è cacciato in una situazione più difficile di quanto può sembrare. Certo, era tra la padella (l'Inter) e la brace (il Chelsea), e la scelta poteva portare solamente a nuovi problemi. Sbaglia tutto, prende gol al novantesimo, si giocherà le speranze ulteriori allo Stamford Bridge contro il Valencia. Conta solo vincere.
Shakhtar Donetsk - Due punti nel girone più semplice della Champions, quando l'anno scorso il club ucraino aveva eliminato addirittura la Roma. Ripassare l'anno prossimo, con qualche brasiliano in più.
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