La quadratura del cerchio...
Nel calcio tutto può cambiare improvvisamente, ma la sensazione è che la quadratura del cerchio sta per essere definitivamente trovata, e a dimostrarlo sono alcuni numeri significativi: 27 reti segnate in 12 partite da 13 marcatori diversi e dove il capocannoniere, Zlatan Ibrahimovic, ne ha totalizzate appena 7, una media del possesso palla pari al 65%, che più volte ha permesso al Milan di “passeggiare” contro gli avversari e che tanto soddisfa il presidente Silvio Berlusconi. Numeri da Guerre Stellari se si considera la realtà della Serie A italiana, dove non è mai stato semplice imporre il proprio gioco, soprattutto in un campionato come quello attuale, uno dei più equilibrati degli ultimi anni. La nota stonata è procurata dalla quantità di reti subite, ben 14 fino ad ora, troppe per una squadra considerata da molti la favorita per la vittoria finale dello Scudetto ma, se si considera che il Diavolo non subisce reti in campionato da un mese, la strada intrapresa sembra essere davvero quella giusta.
Il merito principale va a Massimiliano Allegri, bravo a sfruttare l’intelligenza tattica dei suoi giocatori, e alla società, che, senza fare follie, è riuscita a mettere a disposizione del tecnico livornese una rosa di altissimo livello. Tutto il popolo rossonero, estasiato dalla strepitosa prestazione contro il Chievo nell’ultimo posticipo, si aspetta che il Milan confermi tutto ciò che di buono è stato fatto negli ultimi tempi, a partire dalla sfida di venerdì sera contro il Genoa del “nostro” Merkel, in modo da non allontanarsi dalla vetta della classifica, occupata, per il momento e meritatamente, dalla Juventus allenata da Antonio Conte.
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