Cardinale e Redbird, è un grande flop. Quanti errori. E se il progetto è questo…
Il settimo posto in classifica, con una media di soli 1.57 punti per partita, è davvero una macchia enorme per il Milan. La squadra non è stata MAI in lotta per lo scudetto fin dalla prima giornata di campionato, ma ora la situazione si è fatta veramente pesante. E arrivati al 10 dicembre, dopo un sufficiente numero di partite giocate, si può fare un primo bilancio delle strategie societarie impostate in estate dal club. Ad oggi il progetto sportivo di Redbird di Gerry Cardinale è un flop. Ha messo su una struttura che fa acqua da ogni lato e col tempo avrà l’effetto che la gente si allontanerà sempre di più dal Milan perché non c’è empatia e comunicazione.
Il proprietario americano ha fatto scelte sbagliate sin dal principio. La prima è di aver affidato il Milan nelle mani di Ibrahimovic quando non era ancora pronto. Servivano dirigenti più esperti. Risuonano stucchevoli ad oggi le dichiarazioni fatte lo scorso 13 giugno da Zlatan a Milanello nel giorno della presentazione della stagione 24-25 e del nuovo tecnico. Sei mesi fa Ibrahimovic parlava in questi termini: "Ora facciamo la storia. Finché ci sono io il futuro è luminoso”. Mentre sul rapporto con la proprietà: “Parliamo la stessa lingua con Cardinale. Non sarei entrato al Milan senza un progetto con queste ambizioni. RedBird non ha paura delle sfide, questo posso garantirlo".
Dopo sei mesi siamo qui a commentare un Milan che se va bene potrà chiudere al quarto posto in classifica, altrimenti resterà fuori dalla prossima Champions e sarà un disastro. A cascata le scelte dirigenziali non sono state corrette, come affidarsi a Paulo Fonseca. Oggi il portoghese è uno dei capri espiatori, ma chi lo ha scelto? Ibrahimovic, Furlani e Moncada hanno detto di aver preso Fonseca per fare un gioco dominante, ma raramente si è visto questo dominio. Anche qui ci sono i dati a dimostrarlo. Ennesima scelta fatta con presunzione, dove si è sottovalutato il ruolo del mister. E torniamo sempre sullo stesso argomento, con tante scelte possibili in estate…
Il mercato pure è incompleto, mancano sostituti in alcuni ruoli principali e alla lunga i titolarissimi caleranno per inevitabile stanchezza. Pulisic è l’esempio lampante, ma anche Theo Hernandez o il povero Fofana che deve giocarle tutte per forza.
Una serie di errori rilevanti. Ora cosa si può fare? In primis ottenere la qualificazione agli ottavi di Champions senza passare dagli spareggi, perché il calendario lo permette. A gennaio investire per coprire le lacune della rosa. Provare a vincere la Supercoppa (non sarà facile), e chiudere nei primi quattro posti.
Poi resettare e fare scelte completamente diverse per la prossima stagione. Perchè se il progetto sportivo è questo, Cardinale farebbe bene a passare la mano.
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