Ci chiamano "gli altri". La prossima stagione è già iniziata

Ci chiamano "gli altri". La prossima stagione è già iniziataMilanNews.it
sabato 1 giugno 2024, 00:00Editoriale
di Mauro Suma

Nonostante la stizza per gli altri 5 gol presi ieri che devono tradursi in indicazioni utili per il mercato, ricordo a tutti, per stamparvele e per stamparcele bene in testa, le dichiarazioni rilasciate questa settimana dal signor Massimiliano Farris, vice di Simone Inzaghi: "Tre anni fa, quando nell'ultima partita vinciamo in casa contro la Sampdoria e gli altri vincono a Sassuolo e sfuma il nostro scudetto, abbiamo pianto. Prima del derby di ritorno, i giocatori si sono detti "Ricordiamoci che abbiamo pianto". In quel momento ho capito che i ragazzi si erano segnati il giorno del derby per vincere lo scudetto proprio nel derby". Bene. Dunque, sbaglia gli anni, due e non tre. E ci chiama "gli altri". Buona idea. Stop. Nient'altro.

Non sto a commentare, a definire, ad aggettivare. Incasso ma non dimentico. Ma vorrei che nessuno di noi dimenticasse. Noi non abbiamo pianto. Perchè eravamo così frastornati, disorientati e incazzati, che ci siamo dimenticati di farlo. Ma rileggetelo il signor Farris e riguardatelo. Loro si sono visti il Milan vincere sulla loro faccia il titolo perfetto del 2022 e non hanno perso un solo minuto. Hanno costruito su quel nostro Meraviglioso Scudetto ogni minuto, ogni istante della loro rivincita. Anche noi in questo dobbiamo essere mirati e lucidi. Delle beghe da derby, delle frecciatine da orticello. in Australia dove abbiamo giocato ieri, in tutto il Mondo del quale per anni siamo stati il Club più titolato, non gliene frega niente. Sullo scenario globale non c'è partita da sempre e anche le insegne luminose sulle torri cinesi se l'è inghiottite il creditore in men che non si dica. Ma noi no. A noi ce ne frega, eccome se ci deve interessare.

Loro partono già in vantaggio, perchè hanno vinto e sono rimasti compatti nonostante la lautaronovela. Mentre noi due anni fa abbiamo festeggiato qualche giorno e poi subito polemiche e discussioni sterili. Ma adesso no. Siamo criticati da tutti, ma siamo compatti, eccome se lo siamo. Ma anche se all over the world siamo e restiamo l'AC Milan di Milano 7 volte campione d'Europa e 4 del Mondo, da agosto torneremo a misurarci con gli altri, con quelli che ci stanno sghignazzando in faccia, con quelli che festeggiano no limits sulle carcasse del nostro pessimo mese di aprile. E lì dovremo esserci, tosti, duri, cattivi, mai isterici, mai nervosi, ma brutti, torvi e appuntiti. E per farlo non basta stare lì ad attendere il nome del nuovo allenatore. Non basta aspettare il mercato. Non basta chiedersi se qualcuno prima o poi andrà a controllare anche lì e non solo da noi.

Per farlo dobbiamo guardarci dentro. Non mi interessa adesso chi ci allenerà e chi arriverà dal mercato (prego, ma sono molto molto fiducioso), il fatto è che non dobbiamo perdere un minuto da adesso, da subito, da ora. Guardiamoci dentro. Simon e Oli, i leader, non ci sono più, ma anche con la loro professionalità e il loro esempio dentro il gruppo purtroppo ad aprile e maggio abbiamo fatto male, molto male, male sempre e male comunque. Se Theo e Rafa riusciranno a crescere ulteriormente ben venga. Ma è dal corpaccione della squadra che vorrei vedere maturare già quest'estate una reazione interiore da sprigionare poi sul campo da agosto in poi. Mike, abbiamo bisogno di più. Davide, forza, con l'affetto di sempre, ma si può fare meglio. Malick e Pierre, cosa è successo quest'anno? Fik e Isma, vi rivogliamo quelli dello Scudetto.

La prossima stagione non la si aspetta, la si morde fin da subito, la si aggredisce dentro la nostra anima fin da queste ore. La prossima stagione non è "vediamo cosa succede". No, la "prossima stagione" signori cari ce la dobbiamo andare a mordere, a prendere, a mangiare. Come se fosse l'ultima della nostra vita. Perchè gli altri devono tornare loro. E Noi dobbiamo tornare Noi, in natura, come la Storia insegna e come la Storia comanda.