Incontro importante: ecco cos’è successo. Milan, l’occasione del grande riscatto. Stavolta i titolari: San Siro pronto!
Ben presto il Milan potrebbe riportare a casa Zlatan Ibrahimovic. Il proprietario del club, Gerry Cardinale, ci sta provando dal mese di luglio e incontro dopo incontro sta trovando insieme a Zlatan la soluzione più adatta per il suo ritorno. La questione principale è il ruolo, e dalle ultime indiscrezioni emerge che l’ex attaccante potrebbe tornare a Milanello nelle vesti di consigliere o consulente del proprietario.
Ma un vero e proprio ruolo non è stato ancora trovato in modo definitivo. E le discussioni vertono proprio su questo. Ibra vuole essere operativo, non un semplice brand ambassador. Vuole poter essere importante per la squadra e per la dirigenza, senza andare però a rompere gli equilibri che si sono creati da giugno ad oggi. Ibra non accetta di essere solo una figura di contorno, e su questo vuole tutte le garanzie del caso. Ieri è andato in scena un nuovo summit tra lo svedese e Cardinale in un hotel milanese in corso Venezia, durato due ore, dove al termine Zlatan non ha rilasciato dichiarazioni ma è apparso molto sorridente. Da tre mesi a questa parte il dialogo tra le parti non si è mai fermato, gli incontri sono andati avanti e ora si è arrivati quasi ad un punto di svolta.
Ibrahimovic ha una fortissima personalità e il suo carisma potrà essere utile a Milanello. Ma al di là di Zlatan, che sicuramente può dare una mano nella quotidianità, i rossoneri devono reagire sul campo. Sono i giocatori e l’allenatore che devono tornare a fare la differenza per vincere le partite. D’altronde non è Ibrahimovic che scenderà in campo, ma Leao con Giroud e Pulisic, e così tutti gli altri che sin da stasera in Champions proveranno a reagire dopo la bruttissima sconfitta contro l’Udinese.
E’ stata proprio una brutta partita sabato sera, e lo stesso Pioli si è assunto le responsabilità. Ora però occorre reagire concretamente. Il Milan deve vincere col Psg per tenere aperto il girone, un’altra sconfitta invece potrebbe essere fatale per la qualificazione. Fortunatamente sono rientrati diversi titolari e questo consentirà a Pioli di avere una formazione più competitiva. Ci sarà Theo Hernandez dall’inizio, così come Loftus-Cheek e Pulisic, a centrocampo potrebbero giocare insieme sia Musah che Reijnders, mentre in difesa Calabria, Tomori e Thiaw. La pecca resta nel reparto centrale dove non c’è nessuno in panchina. Tutti infortunati.
San Siro per 90 minuti non fischierà i rossoneri, sarà di sostegno come sempre. Ma tocca ai giocatori convertire la delusione di sabato scorso in entusiasmo. I 75 mila ci saranno come sempre. E sarà una bolgia anche per accogliere l’ex Donnarumma, dove gli toccherà un saluto “speciale” da parte della Curva Sud.
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