Perseverare è diabolico. Theo va valorizzato. Fondamentale un acquisto in attacco
La gara di stasera avrà un'importanza straordinaria, visti soprattutto gli ultimi risultati. Sarà fondamentale interrompere la striscia di risultati negativi: la terza sconfitta consecutiva aprirebbe una crisi profonda.
Il pari a Napoli non sarebbe un brutto risultato, mentre una vittoria rilancerebbe prepotentemente la squadra di Pioli e scaccerebbe i fantasmi.
Da quanto accadrà in campo si capirà anche se il dialogo tra il tecnico e lo spogliatoio è stato produttivo: scopriremo come risponderà la squadra, se è ancora entusiasta di certe idee oppure satura.
Vedremo se saranno stati adottati i giusti correttivi.
Quanto dichiarato ieri in conferenza stampa non lascia presagire un cambio drastico nell'atteggiamento, anzi. Ma se sbagli una, due, tre volte e non cambi, allora rischi di sfociare eccome nella presunzione (tattica). Il confine tra questa e la convinzione nelle proprio idee è molto sottile.
Se oggi va male, con lo stesso spartito, altro che processi.
Va detto che l'idea di gioco voluta da Pioli nell'ultimo periodo non solo non sta pagando dietro, ma anche davanti. Ecco perchè perseverare è diabolico. Oltre al solito 'palla a Leao' e al lancio lungo di Maignan, ultimamente si fa fatica a intravedere trame ben definite.
Altra obiezione che sorge spontanea dopo un passaggio della conferenza di ieri:
"Stiamo sviluppando una fase offensiva diversa, soprattutto sulla fascia sinistra, per questo ci sta che Theo sia meno prorompente". Ma come? Il francese è un top player del Milan: va valorizzato, se gli riduci l'esuberanza, gli togli i super poteri.
Quella catena con Leao lo scorso anno era perfetta. Perchè toccarla? Va detto, poi, che questo modo di attaccare non esalta nemmeno il portoghese, anzi. Per questo si fa fatica a comprenderne il senso.
Ciò non toglie che entrambi debbano dare molto, ma molto di più: soprattutto il terzino, autore di una stagione fin qui davvero deludente.
In tutto questo, in attesa del risultato di stasera, la classifica non è assolutamente brutta. Ma non bisogna perdere altro tempo e nemmeno altro terreno. Per questo, è auspicabile che il Milan torni tatticamente più umile, che torni più vicina alla versione brillante dello scudetto. Prima che sia troppo tardi, per tutti.
In attesa del mercato di gennaio: tutti sperano nell'arrivo di un attaccante, per provare a guarire una volta per tutte da questo fastidiosissimo mal di gol. L’ultimo e unico gol su azione di Giroud risale alla prima di campionato: il francese, straordinario campione, deve giocare meno, per giocare meglio.
Su Jovic a oggi stendiamo un velo pietoso: intervenire per un rinforzo è di vitale importanza.
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