Roma, De Rossi: "Il grande merito è aver reso equilibrata una partita che un po’ tutti pronosticavano poco equilibrata”

Roma, De Rossi: "Il grande merito è aver reso equilibrata una partita che un po’ tutti pronosticavano poco equilibrata”MilanNews.it
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giovedì 18 aprile 2024, 23:44L'Avversario
di Manuel Del Vecchio

L’allenatore giallorosso Daniele De Rossi ha parlato a Sky Sport al termine di Roma-Milan di Europa League. Queste le sue dichiarazioni:

Una serata eccellente: “Per eliminare una squadra come il Milan c’era bisogno dell’eccellenza, quasi la perfezione. Sono una squadra fortissima che ha fatto due ottime partite. C’era bisogno di questo, c’era bisogno anche di un grande cuore. Una volta rimasti in 10 c’era da fare una partita intensa ma intelligente, di corsa e di conoscenza. Sono stati veramente bravi. È un orgoglio essere l’allenatore di una squadra del genere. Il Milan è veramente tanto forte, gioca veramente tanto bene e abbiamo visto anche il Real Madrid di chiudersi un po’ basso e noi siamo stati bravi a farlo”.

La Roma ha sempre avuto il controllo: “Non abbiamo mai sofferto troppo a parte gli ultimi 15 minuti dell’andata e una volta rimasti in 10 oggi ci hanno schiacciato. All’andata loro hanno fatto una buona partita, noi al ritorno siamo partiti molto bene, la sensazione è che avevamo addosso qualcosa di magico. Quando chiudi la squadra avversaria in area e poi non arriva il gol non si può dire che hanno giocato male. Un doppio confronto equilibrato, con il Milan che è una squadra molto forte e visto che negli ultimi anni ci aveva quasi sempre battuto il grande merito è anche quello, di aver reso equilibrata una partita che un po’ tutti pronosticavano poco equilibrata”.

Quale gesto tecnico ti è piaciuto di più? “Lo stop di Mancini sul primo gol non l’avevo neanche visto, forse è quello che mi è piaciuto di più (ride, ndr). Ha una tecnica incredibile. Mi piace un po’ tutto. Abbiamo cercato di portare questa idea di attaccare lo spazio vuoto da parte di tutti. A parte il portiere tutti hanno il compito di attaccare lo spazio una volta che hanno giocato la palla. Mancini si trova a suo agio nella trequarti offensiva, difensori che stanno dietro non ce li ha più nessuno. Se non avesse seguito quel tiro sul palo c’erano anche altri calciatori vicino a lui. A nessuno fa male fare due metri in più di corsa, il premio poi è enorme”.