Maldini sull'addio: "Ho detto subito a Furlani che non volevo un contenzioso con il club"
Paolo Maldini, ex capitano ed ex direttore dell'area tecnica rossonera fino a giugno, ha parlato per la prima volta del suo licenziamento in una lunga intervista concessa a Repubblica in edicola questa mattina. L'addio di Maldini e di Ricky Massara aveva alimentato polemiche nell'ambiente dei tifosi rossoneri. Un'intervista-fiume in cui Maldini ha affrontato principalmente il tema del suo addio.
Ancora le sue parole su un retroscena del suo addio di giugno: "Se il Milan è stato venduto a 1,2 miliardi di euro e la proprietà vuole cambiare l’organigramma, ne ha il diritto. Anche in questo caso, però, le modalità sono importanti e tante cose non sono andate come sarebbe stato doveroso, per rispetto delle persone e dei loro ruoli. Ho dovuto discutere per trovare un accordo e per non rinunciare ai miei diritti, ma avevo detto subito all’ad Furlani che l’ultima cosa che avrei voluto era un contenzioso con il club: vi rendete conto, gli ho spiegato, che sarebbe la seconda causa di una leggenda del club al gruppo proprietario del Milan in due anni, dopo quella (persa!) con Boban? Una cosa è certa: il mio amore per il Milan sarà sempre incondizionato. Da figlio di Cesare. Da ex capitano. Da papà di Christian e Daniel, che al Milan sono passati. E poi anche da dirigente: sono stati cinque anni fantastici”.
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