Pastore: "Mi fa sorridere il fatto che i compagni di avventura di Furlani non lo ritengano essere ancora pronto a fare il CEO"
Nel corso del consueto appuntamento con il podcast di Cronache di Spogliatoio 'Fontana di Trevi', il giornalista de Il Foglio Giuseppe Pastore ha commentato senza filtri le dichiarazioni del proprietario del Milan Gerry Cardinale all'Harvard Business School:
"Sono dichiarazioni uscite ieri ma risalenti a qualche mese fa, ad aprile o a settembre, insomma prima che la stagione precipitasse che vede un Milan ottavo, anche se oggi (ieri, ndr) la sconfitta della Fiorentina dà morale a Milan e Juve perché vede avvicinare di molto la zona Champions League.
Due cose mi colpiscono: il fatto che la frase più chiacchierata e commentata di questo paper, il riferimento all'Inter, un po' inelegante, per la serie "Bisogna vincere con intelligenza sennò poi si finisce in bancarotta come l'Inter", a parte che l'Inter non è andata in bancarotta, semmai è un discorso che riguarda il suo ex proprietario. Ma come ha spiegato Marotta, anche lui come una punta di ineleganza, nel riferirsi alla seconda stella, perché non è quello il discorso, ma vabbè, vuol dire non capire il punto della questione a livello culturale. Perché insomma è chiaro che il Milan ha rimesso a posto il bilancio, tutti glielo stiamo riconoscendo da anni. È una squadra che ha fatto due esercizi in attivo grazie anche ai risultati sportivi di Maldini, Massara e Pioli, ma non puoi semplicemente rivolgerti al tuo pubblico, alla tua clientela, raccontando questo. Perché la realtà dice che l'anno dopo lo scudetto l'Inter è a 11 punti sul Milan a metà campionato, quindi altro che bancarotta ecco.
Poi c'è il passaggio su Maldini, che è stato anch'esso commentato, in cui è stato spiegato che la visione del calcio e dell'imprenditoria sportiva di Cardinale non prevedeva evidentemente Maldini. Io permetto umilmente di ribattere che Maldini è uno dei motivi per cui il Milan ha migliorato i suoi conti negli ultimi 4 anni, grazie al fatto che ha vinto uno scudetto e soprattutto una semifinale di Champions League che ha portato tanti soldi, ha riportato San Siro tutto esaurito dopo anni di gelo. Il gelo che, basterebbe mettere piede a San Siro o anche nel settore ospiti di Verona venerdì sera, sta tornando negli ultimi mesi.
Terza cosa, che mi ha molto divertito, che il CEO Giorgio Furlani è un dirigente che non si è mai occupato di sport e non ha mai ricoperto questa carica, fosse che tutti quelli che parlavano di Furlani lo ritenevano uno che deve ancora formarsi, cioè deve ancora imparare a gestire le risorse umane, deve ancora imparare ad occuparsi di sport e a completare la curva di apprendimento. Difatti a capo del Milan in questo momento c'è un CEO che per bocca e parola dei suoi stessi compagni d'avventura non è ancora del tutto pronto a fare ancora il CEO".
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