Tudor pronto a tornare in panchina. Dove? "Non fa differenza, l'importante è la condivisione del progetto"

Tudor pronto a tornare in panchina. Dove? "Non fa differenza, l'importante è la condivisione del progetto"MilanNews.it
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Oggi alle 10:30News
di Lorenzo De Angelis

Sull'edizione odierna di Tuttosport si può leggere una lunga ed interessante intervista rilasciata da Igor Tudor, ex allenatore di Lazio e Marsiglia che nel corso degli scorsi mesi è stato anche accostato al Milan come eventuale sostituto di Paulo Fonseca. Tanti i temi trattati dal croato, fra i quali quelli inerenti al campionato, ovvero alla lotta Scudetto, ed al suo futuro.

Che tipo di progetto le piacerebbe affrontare? Meglio in Italia o all’estero? 
"Non fa differenza, l’importante è la condivisione del progetto e dei pensieri con il club , con i dirigenti. Vedere il calcio nello stesso modo per come costruire e gestire una squadra. Rispettando i ruoli di tutti".
 

I giocatori e non solo protestano per le troppe partite che mettono a rischio la loro salute. È d’accordo? 
"Posso capire tutte le parti: chi paga e i giocatori. Ma in effetti si sta esagerando, si sta andando verso una direzione che non si sa dove finisce. Si giocherà ogni due giorni? Se non si fanno riposare i calciatori non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale non va bene. Dobbiamo fermarci, confrontarci per capire cosa si deve fare per evitare che si rompa il giocattolo. C’è un aspetto che non mi piace: scaricare sui giocatori perché vogliono più soldi e non giocare così tanto. I calciatori non obbligano nessuno a dare certi ingaggi pazzeschi, le cifre esagerate sono stabilite dalle società che sono in gara tra loro. Per cui non facciamo passare cose inesatte. I giocatori hanno diritto a dire la loro opinione". 

La Serie A sembra più equilibrata rispetto agli ultimi anni? Secondo lei, chi è la favorita per lo scudetto?  
"Io dico quattro squadre: l’Inter leggermente avanti rispetto a Milan, Juve e Napoli. Hanno le rose migliori. Dietro a queste squadre prevedo Atalanta e Roma come outsider. Quindi la Lazio e poi le altre".