Il Milan sorride, le avversarie no
Non basta un trofeo amichevole per illudersi che tutto quanto fatto sia andato a buon fine, ma allo stato attuale delle cose, in via Turati si può lavorare senza eccessiva pressione, anche se il campionato ormai alle porte parla di un pronti-via da brivido. L'impegno in terra sarda non è da sottovalutare, le altre tappe a seguire, metteranno alla prova Allegri e i suoi ragazzi, ma quanto emerso finora, conforta l'ambiente e lo staff. In campo si sono visti ottimi spunti, giocatori già pronti (Cassano, Seedorf, Abate, Boateng, Ambrosini e Ibra su tutti), altri ancora da integrare (vedi Taiwo, El Shaarawy e Mexes), ma nulla lascia presagire che possa celarsi la beffa, dietro questo stato di ottimismo apparente.
A confermare il sentore ci pensano le rivali più accreditate: l'Inter sta cambiando faccia e smobilitando l'ossatura, cedendo o pensando di cedere i suoi pezzi da novanta, la Roma cerca ancora la sua identità tra le solite polemiche interne e un progetto ancora da capire, la Juve sembra quella messa meglio, ma va giudicata dopo impegni ufficiali, quando la posta pesa tre punti e l'avversario "morde" con una certa determinazione. Restano poi il Napoli che deve tener botta a qualche rumors di mercato e la Lazio tornata in grande spolvero, con ingaggi di spessore, ma con reparti ancora da completare. Dunque ai rossoneri resta di tenere alta l'attenzione sul mercato, dal quale devono arrivare almeno due pedine di spessore assoluto, per completare l'organico e destare quella consapevolezza, data dagli ingaggi, utili a mantenere invariate le distanze che il campo poi dovrà confermare come fatto lo scorso anno.
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