Gattuso: "Simic può giocare titolare. Higuain vuole restare. Spero di riavere Musacchio e Romagnoli a breve. Evra? Non fatemi parlare"
Termina qui la conferenza stampa di Gattuso.
Su Higuain: "Ha una dote, sa di essere un giocatore forte, non è presuntuoso, ma vive lo spogliatoio divertendosi, riesce a fare gruppo, gli piace vivere lo spogliatoio. Lo ascoltano. Quando la linea non è dritta e la vede storta inizia ad innervosirsi, quando incomincia ad essere polemico e non sereno la squadra respira tutto questo. E' una squadra giovane. Lui deve migliorare questa cosa e la squadra deve essere in grado di metterlo in condizione. Lo deve coinvolgere un po' di più. Lui sta dando tanto. Ci ho parlato, non vuole andare via, parlo con tutti i giocatori. Si lamenta perché gli sto troppo addosso, ma se non lo faccio mi viene a chiedere di gridare ancora di più. Se gli arrivano i palloni, su 10, 8 ne butta dentro. E' un giocatore che ci teniamo stretto, deve fare un qualcosa in più a livello di conoscenza di ogni singolo compagno che scende in campo".
Sulle italiane in Europa: "Faccio il tifo per loro, il campionato italiano è di livello, spero arrivino ancora giocatori importanti, per il nostro sistema è importante. Parlare prima non porta bene, prima facciamole qualificare agli ottavi".
Sul turnover: "Qualcosa cambieremo, sicuramente giocheremo con i due attaccanti, Simic può parte dall'inizio. Con lui giocheremmo con la difesa a quattro, altrimenti con quella a tre".
Sulle parole di Evra: "Non fatemi fare ancora polemica, ne ho finita una adesso, lasciamo stare".
Sul ruolo di allenatore: "Ancora devo crescere tanto, ma aver fatto 50 partite in un club così, allenare qui ed avere tutto quello che ho a disposizione. Nelle esperienze precedenti non sapevo dove allenarmi quando mettevo il borsone in macchina, i giocatori non prendevano gli stipendi. Qua è una passeggiata ed un privilegio. Per imparare questo mestiere si impara anche soffrendo. Per me stare sul campo qua è una passeggiata, il livello dei giocatori è molto alto. Faccio fatica sul resto, gestire i giornalista, gestire il postpartita. La fatica più grande per me non è allenare la squadra, quello è un divertimento. E' il resto che mi fa vivere la quotidianità male, devo migliorare su questo aspetto. Mi sento migliorato anche come gestione del rapporto con i media, prima ero molto più fumantino".
Sull'anno da allenatore del Milan: "Ho fatto un anno qui al Milan, se sono ancora qua è merito dei ragazzi. E' stato un anno difficile, con momenti difficilissimi, ma il rapporto che ho con loro, il fatto di poter parlare con loro di tutto, si è creata un'atmosfera incredibile. Dobbiamo continuare su questa strada, ho giocato in squadre fortissime ma c'erano anni dove il gruppo non era solido. Questa squadra conosce i suoi pregi e i suoi difetti ma ci mette sempre grandissima voglia. Il segreto è il senso di appartenenza che si respira all'interno dello spogliatoio".
Sugli stimoli da trovare: "Se non si vince siamo in mezzo ad una strada, anche se lo stadio sarà vuoto non deve esserci alcun problema, dobbiamo vincere a tutti i costi, abbiamo tutto da perdere, non c'è bisogno di trovare gli stimoli".
Su Salvini: "Ci siamo scambiati degli sms, tutto a posto. Lui ha i suoi problemi, io i miei. Ci siamo chiariti e non c'è nulla da dire".
Sull'Europa League: "Per noi è una competizione importante, un club come questo non può stare fuori dall'Europa. Il Milan deve stare sempre in Europa e da protagonista".
Su Bakayoko: "La colpa a volte è anche mia, quando si gioca una partita o degli spezzoni è diverso. Quando faceva una partita sì e due no le prestazioni non erano il massimo. Dopo l'infortunio di Biglia ha giocato con continuità e le prestazioni sono migliorate. In questo momento ha preso confidenza, consapevolezza dei propri mezzi, sta dimostrando di essere il giocatore importante che è stato in questi anni".
Sul vice Jack nella rosa: "Per caratteristiche può assomigliargli solo Calhanoglu".
Su Bonaventura: "L'ho sentito, resterà un mese negli USA poi tornerà. E' un problema al ginocchio che si porta avanti da qualche mese, ha tirato avanti finché ha potuto e bisogna ringraziarlo. E' stata un'operazione importante. Domani Musacchio toglierà il tutore, vedremo se domani potrà ricominciare a corricchiare. Romagnoli spero di riaverlo tra 2 settimane. Caldara invece è lungo, credo lo rivedremo a febbraio".
Sugli infortuni: "Ci mancano giocatori importanti ma il gruppo si è rafforzato, il gruppo è sano. I ragazzi sono troppo bravi. Si mettono gli scarponi per scalare la montagna. Per me è qualcosa di importante, dobbiamo continuare su questa strada, dobbiamo continuare con l'entusiasmo che sto vedendo. Se Abate avesse sbagliato mi avreste detto "come si fa a metterlo come terzo", invece con voglia ed intelligenza tattica è venuta fuori questa prestazione. Nessuna paura, si può sbagliare, ma l'atteggiamento e la voglia non è mai mancato. Partite facili non ce ne sono, ogni partita ha la sua storia, ha un suo modo di svilupparsi, di giocarla. Pensiamo a preparare partita dopo partita".
Sulla gara: "Pensiamo a domani, ricordiamoci la fatica che abbiamo fatto in casa loro. Sulla carta siamo nettamente più forti, ma loro sanno giocare a calcio e giocano da squadra. Non bisogna sottovalutarli, valutiamo qualche giocatore acciaccato, cambieremo qualcosina, domani ci giocheremo tanto, non possiamo permetterci di non vincere la partita, non dobbiamo fare figuracce, ne possiamo pagare le conseguenze".
Tra pochi minuti Rino Gattuso parlerà in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Dudelange. Segui con noi le parole del tecnico rossonero, sul nostro sito e sulla nostra app.
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