Milan dominato e sconfitto...notte da incubo!

Milan dominato e sconfitto...notte da incubo!MilanNews.it
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lunedì 3 ottobre 2011, 01:30Vista dalla Curva
di Davide Bin
I rossoneri perdono nettamente a Torino contro una Juventus scatenata, che domina in lungo e in largo e dà una sonora lezione di gioco ai campioni d'Italia, rimaneggiati, fuori forma e irriconoscibili.

Ad un certo punto sembrava di assistere ad un remake del famoso film Rocky, quello in cui il pugile impersonato da Stallone prende un sacco di pugni ma non va mai al tappeto, resiste stoicamente e finisce l'incontro in piedi; purtroppo il finale della partita di Torino è stato diverso e il Milan è crollato proprio nel finale, steso e messo K.O. da due tremendi pugni di Marchisio che hanno distrutto anche la fragile illusione di riuscire a conquistare un punto assolutamente immeritato limitandosi a subire per novanta minuti un avversario scatenato senza minimamente provare a reagire. Non sempre finisce come a Barcellona, non sempre c'è il lieto fine quando giocano solo gli avversari e anche se gli alibi non mancano e sono gli stessi che andiamo ripetendo da molto tempo, è comunque una sconfitta che fa tanto male, perchè subita contro un avversario storico in una classicissima del calcio italiano e perchè tutti ci aspettavamo qualcosa di meglio, anche se il timore che la squadra fosse in cattive condizioni c'era e avevamo cercato di esorcizzarlo appellandoci all'orgoglio e all'esperienza dei tanti campioni rossoneri, doti che, però, non sono bastate, perchè quando le gambe non girano e gli avversari corrono il doppio e sembrano tarantolati c'è davvero poco da fare ed è già un miracolo aver resistito fino all'88°e aver "rischiato" di portare a casa un punto. Attacco inesistente, centracampo lento e macchinoso, difesa sempre sotto pressione e, forse, l'unico reparto a salvarsi dal naufragio generale, ma è chiaro che con prestazioni del genere non si va molto lontano e si rischiano solo brutte figure, come quella materializzatasi allo Juventus Stadium in una serata che doveva essere speciale e, invece, si è trasformata in un incubo per il popolo rossonero.

Allegri conferma la formazione ipotizzata alla vigilia, con Bonera al posto dell'infortunato Abate e Boateng alla spalle delle punte, ma il ghanese non è al meglio, sia perchè è al rientro dopo l'infortunio, sia perchè durante il riscaldamento accusa un problema alla schiena, ma stringe i denti e scende regolarmente in campo. Evidentemente la serata non è iniziata nel modo migliore e proseguirà ancora peggio, per il giocatore e per tutta la squadra rossonera. La Juventus, caricata dal primo "tutto esaurito" del suo nuovo stadio e dall'incitamento di un pubblico scatenato, prende subito il comando del gioco e spinge sull'acceleratore, puntando su velocità e ritmo per mettere in difficoltà il Milan, che, sorprendentemente, lascia molta libertà a Pirlo, pur sapendo bene, dopo dieci anni di militanza in rossonero del regista, che così facendo Andrea diventa molto pericoloso. La partita è un autentica battaglia, si lotta ferocemente su ogni pallone e il problema è che quasi sempre sono i bianconeri a vincere contrasti e duelli in velocità. Il Milan prova a rimanere compatto e ordinato e a difendersi con attenzione come aveva fatto a Barcellona e sembra riuscirci, visto che in tutto il primo tempo la Juve tira in porta due volte con Vucinic (una traversa colpita con palla sfiorata da Abbiati e un altra conclusione bloccata dal portiere rossonero) e una con Pirlo su punizione respinta con i pugni da Abbiati. Il divario sul piano del gioco è, però, già netto, perchè i bianconeri corrono e pressano, i rossoneri arrancano e soffrono, visto che gente come Van Bommel e Seedorf non riesce a reggere sul piano del dinamismo con gli scatenati avversari, mentre in avanti arrivano pochissimi palloni giocabili e il Milan si limita ad azioni solo potenzialmente pericolose ma mai concretizzate da attaccanti "non pervenuti".

Non cambia il copione nella ripresa, visto che Bonucci sfiora il gol su assist di Pirlo con una deviazione sbilenca sulla quale Abbiati compie una parata miracolosa; a proposito di miracoli, poco dopo potrebbe materializzarsi la clamorosa beffa con l'unico tiro in porta del Milan, una volèe di Boateng su assist di Cassano che Buffon deve deviare in angolo, compiendo la prima ed unica parata della serata dopo un primo tempo da spettatore non pagante. L'illusione che il Milan stia finalmente entrando in partita dura davvero poco, perchè la Juventus ricomincia a macinare gioco, ma i rossoneri sembrano assistiti dal classico "stellone" visto che le insidiose conclusioni di Vidal e Vucinic sfiorano solamente i pali e finiscono fuori. Intanto Allegri sostituisce l'impalpabile Cassano con Emanuelson; viste le ultime prestazioni dell'olandese viene spontaneo chiedersi il perchè e visto ciò che l'olandese combina (poco o nulla) anche allo Juventus Stadium la domanda, magari da rivolgere proprio ad Allegri diventa ancor più pressante. A proposito di sostituzioni, purtroppo Nesta zoppica per una distorsione alla caviglia, cerca di resistere stoicamente ma deve arrendersi e Allegri, visto che manca anche Yepes infortunato e non ci sono centrali in panchina, deve inserire Antonini spostando Bonera al centro e ridisegnando il reparto difensivo. Entra anche Ambrosini al posto di Nocerino per dare energie fresche ad un centrocampo rossonero costantemente in affanno, ma il finale di partita è la parte peggiore dell'horror show rossonero: Bonera nel tentativo di mettere in corner un insidioso pallone lo manda a sbattere su Marchisio che realizza quasi involontariamente il gol del vantaggio ma vede premiato il suo pressing feroce addirittura nell'area rossonera, poi lo stesso Marchisio raccoglie un pallone vagante al limite dell'area e lo scaglia verso la porta sorprendendo Abbiati che rovina una buona prestazione con una papera finale. In mezzo alle due reti c'è l'espulsione per doppia ammonizione di Boateng, anche se il secondo giallo sembra fin troppo severo, a conferma che il finale di partita è un vero incubo. Il triplice fischio fa scattare la grande festa bianconera, ma è una liberazione anche per i rossoneri, mai in partita e desiderosi solo di andare a nascondersi negli spogliatoi dopo una pessima prestazione. 

Quando perdi in questo modo c'è poco da dire e verrebbe solo voglia di dimenticare in fretta e voltare pagina, invece questa sonora batosta di Torino deve far riflettere e meditare su tanti aspetti di questo inizio di stagione e potrebbe paradossalmente essere più utile dello stiracchiato pareggio che si stava materializzando fino all'88 e che avrebbe potuto coprire i problemi che ora appaiono evidenti e devono essere risolti per tornare quanto prima competitivi e vincenti. Il Milan di Torino è troppo brutto per essere vero, ha tirato in porta una sola volta in novanta minuti, ha corso poco, ha perso ogni contrasto, ha subito costantemente il gioco, il pressing e il ritmo degli avversari e non ha mai dato l'impressione di poter entrare in partita; si è limitato a subire, sperando di riuscire a resistere fino alla fine, schierandosi ordinatamente ma passivamente e così facendo l'unico vero obiettivo era quello 0-0 che quasi miracolosamente stava ottenendo e che è svanito nel finale; piove sul bagnato in casa Milan e la sosta giunge al momento opportuno per riordinare le idee, ritrovare un minimo di forma fisica decente e recuperare tutti o quasi gli infortunati e cercare di ripartire in modo più convincente, perchè in fondo quello visto a Torino e, più in generale, in questo inizio di stagione non è il vero Milan, quello, per intenderci, che solo quattro mesi fa ha vinto lo scudetto: troppi assenti, troppi giocatori fuori forma, o perchè appena rientrati da infortuni che li hanno bloccati per diverso tempo o perchè costretti a giocare sempre proprio perchè la rosa è falcidiata dagli infortuni. Molti pilastri del Milan scudettato di maggio sono irriconoscibili e per questo la squadra stenta e a volte crolla quando gli avversari (Napoli e Juventus) sono bravi a metterla sul piano del ritmo e della velocità, facendo affiorare impietosamente tutti gli attuali limiti del Milan. Adesso è facile e fin troppo scontato vedere tutto nero ed ipotizzare scenari apocalittici, invece bisogna mantenere la calma e capire che quando rientreranno tutti (speriamo presto) e la forma fisica generale sarà migliore questo Milan che ora sembra crepuscolare, vecchio e immobile potrà ancora dire la sua ed essere protagonista; bisogna sforzarsi di avere fiducia, soprattutto in un allenatore che sa come mantenere tranquillità e serenità anche nei momenti difficili, altrimenti non sarebbe riuscito a fare un finale di campionato come quello della scorsa stagione dopo la batosta di Palermo che sembrava aver pregiudicato la corsa verso lo scudetto alla vigilia del derby; anche allora era in programma la sosta e, quindi non resta che sperare che, ora come allora, fra un paio di settimane, come d'incanto, si materializzi il vecchio Milan vincente, quello che a Torino non si è mai visto, perchè allo Juventus Stadium abbiamo ammirato (si fa per dire) uno dei più brutti Milan della gestione Allegri che vogliamo dimenticare in fretta, come questa notte da incubo che ci ha davvero sconvolti!