Brutto Milan. Gli errori di Pioli. Mercato, no Caldara!
Solo 8 punti fatti nelle ultime 6 partite, trend che possiamo chiamare tranquillamente crisi. Contro l'Udinese il turnover post Champions League è costato ancora una volta caro. È evidente la responsabilità di Mister Pioli, che ha deciso di schierare nuovamente la coppia Bennacer-Bakayoko, già ampiamente bocciata col Sassuolo. Scelta incomprensibile: oggi il Milan non può fare a meno contemporaneamente di Kessie e Tonali. L'ex Chelsea, poi, fin qui ha dimostrato di essere inadeguato: troppi errori, troppe disattenzioni gravi. Preoccupa in vista di gennaio quando dovrà fare il titolare per via della Coppa d'Africa. Preoccupa anche l'involuzione di Theo Hernandez e di Brahim Diaz: irriconoscibili da troppo tempo.
Va detto anche che in questo momento la squadra non può prescindere da Messias: quando tocca palla dà l'idea di poter sempre creare pericoli.
Adesso sarà fondamentale recuperare giocatori e svuotare l'infermeria: il tema infortuni, purtroppo, è uno dei fattori decisivi di questa frenata.
E meno male che c'è Ibra: ancora una volta decisivo. Più di così non gli si può chiedere: il problema è che avrebbe bisogno di riposare, ma là davanti da tempo è emergenza.
Adesso una settimana intera per preparare al meglio la gara importantissima contro il Napoli, scontro al vertice che può cambiare la classifica.
Capitolo mercato. Tra le varie ipotesi di lavoro per sostituire Kjaer, c'è anche il fascicolo Caldara. Con tutto il rispetto per il ragazzo, non sembra esattamente il profilo ideale. Il difensore ha mostrato limiti anche caratteriali nella sua esperienza al Milan, che non possono essere ignorati oggi. Serve un giocatore pronto all'uso, che possa essere buttato nella mischia subito, senza problemi. Dal nome del sostituto del danese si misureranno anche le ambizioni sportive di Elliott, in una stagione che può essere quella del ritorno alla vittoria e che, per questo, necessita di sforzi. Caldara può essere il sostituto eventualmente di Gabbia, mai nella vita di Kjaer. I 45 milioni incassati dalla Champions League non possono finire tutti nel bilancio: un tesoretto c'è e va utilizzato per continuare a cullare il sogno scudetto e non avere rimpianti.
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