Conto alla rovescia. Servono centrocampista e punta. Krunic...
Otto giorni all'inizio del campionato del Milan: il tempo ormai è pochissimo per migliorare meccanismi e dare alla squadra il giusto equilibrio. E' stato un precampionato decisamente non esaltante, il che, intendiamoci, non significa che la stagione che sta per iniziare sarà deludente. Si ricordano grandi prestazioni estive in passato, antipasto di annate però molto negative, così come amichevoli estive preoccupanti, che portavano poi a stagioni vincenti.
E' giusto però analizzare i problemi emersi. Principalmente due: troppi gol subiti e pochi realizzati. Vista così, non è poco.
Dalla difesa ci si aspetta di più, anche perchè abbiamo notato tanti errori grossolani a livello individuale. Le famose ultime 11 gare dell'anno dello scudetto con appena 2 reti subite, sembrano un lontanissimo ricordo. E' chiaro che se parliamo di fase difensiva è fondamentale anche il contributo del centrocampo. E qui sembra emergere il primo problema a livello strutturale: tante mezze ali e nessuno che possa giocare in mezzo. Nemmeno Krunic: che nel ruolo è adattato e con prestazioni molto mediocri.
La 'fissazione' di Pioli sul bosniaco fa discutere: se da un lato l'ex Empoli oggi, senza Tonali e con Bennacer ko, rappresenta la memoria storica in mezzo al campo, dall'altro non si può pensare di costruire una squadra attorno a lui. Serve un interprete naturale della posizione: da qui non si scappa.
A meno che non si torni al vecchio 4-2-3-1, con Reijnders e Musah più arretrati e Loftus-Cheek perno alto (o Pulisic nelle partite più semplici).
Poi la solita difficoltà a segnare: solo un gol su azione (quello di Romero col Real ndr) è indicativo di un problema che è rimasto. Da questo punto di vista, però, forse la soluzione è già in casa: di fatto Chukwueze e Okafor non sono quasi mai stati utlilizzati nelle gare estive di livello. Il loro apporto sarà fondamentale in fase realizzativa.
Un aiuto dal mercato, in ogni caso, sarebbe cosa buona e giusta. Giroud a settembre spegnerà 37 candeline e già lo scorso anno ha convissuto con problemi fisici che purtroppo difficilmente cancellerà. Lo svizzero ex Salisburgo può giocare da 9, ma servirebbe anche qui non un adattato ma un centravanti puro.
Con centrocampista centrale e attaccante la squadra diventerebbe completa sotto ogni punto di vista.
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