Tutto sulle voci di uno scambio Bremer-Pobega. Le parole del Presidente Cairo. Con il pieno di giocatori, il motore tornerà presto a rombare
“Non lo so, vedremo. Ne parleremo al momento giusto". Queste le parole del Presidente del Torino, Urbano Cairo, sulla eventuale partenza di Gleison Bremer, il potente difensore centrale granata. Musica dolce per i tifosi del Milan, che vedono nel brasiliano l’ideale sostituto di Kjaer, ma anche un importante rinforzo nel caso che Romagnoli non trovi l’accordo per il prolungamento del suo contratto. Riepilogo le ultime ore proprio sulla questione Bremer. Lunedì pomeriggio ricevo un messaggio da una fonte attendibile: “Da Torino mi dicono che Bremer andrà al Milan e Pobega definitivo al Torino". Non ricevo conferme, ma è indubbio che potrebbe essere una trattativa win-win per entrambe le parti. Da una parte Stefano Pioli potrebbe inserire in rosa un giocatore di eccellente caratura, veloce, aggressivo nella marcatura, soprattutto un difensore che conosce bene il campionato italiano. Il Milan ha grande stima di Pobega in prestito sul Po, ma non vi è la assoluta convinzione che possa adattarsi a un centrocampo a due, il modulo usato dai rossoneri. Dall’altra, il Torino, vista la scadenza del 2023, non rischierebbe di vedere depauperato il capitale-Bremer, con la possibilità di acquistare a titolo definitivo un centrocampista di indubbie qualità, ormai un punto di riferimento importante per il gioco di Juric. Ecco, a proposito del tecnico, resta però da vedere quanto….gradirebbe la partenza del centrale brasiliano, viste le sue insistenze con il Presidente Cairo per un rafforzamento dell’organico a gennaio. Veniamo a ieri pomeriggio. Mi viene confermato che la questione non sia di facile soluzione, soprattutto dal punto di vista economico. Quanto viene valutato Bremer dal Torino? Quanto vorrebbe incassare il Milan dalla eventuale cessione di Pobega? Siamo sicuri che ,continuando con queste brillanti prestazioni, il prezzo del centrocampista non possa lievitare in vista del mercato di giugno? Lo stesso Pobega forse vorrebbe tentare di giocarsi le sue chanches ancora alla corte di Pioli. Intanto, quando si è sparsa la voce di un possibile scambio Pobega-Bremer, i tifosi del Milan si sono divisi. Sono molti che vorrebbero vedere Pobega, dopo le sue esperienze al Pordenone, allo Spezia e al Torino, rafforzare il centrocampo del Milan. Soprattutto ora sotto la spinta emotiva della prova, a Udine, di Bakayoko che non riesce ancora a trovare una forma convincente e di Bennacer, ancora lontano dai suoi migliori livelli. Certo Bremer piace e le parole del Presidente Cairo possono essere interpretate come una porta aperta a una trattativa ricca di suggestioni e opportunità.
Anche perché il mercato italiano e internazionale non sembra offrire una larga possibilità di scelta. Sven Botman è un giocatore che piace, ma non a 30 milioni di euro, che il Milan, almeno fino ad ora, non sembra disposto a versare nelle casse del Lille. Anche la pista Milenkovic non pare molto calda, mentre Andreas Christensen, difensore del Chelsea, è in scadenza nel 2022, ma voci inglesi parlano di un possibile rinnovo fino al 2026.
Il mercato non distrae certo Pioli e i suoi ragazzi, impegnati a preparare la partita di vertice contro il Napoli. L’unico recuperabile appare Olivier Giroud, che comunque potrebbe essere disponibile per un piccolo spezzone di partita. Per battere gli azzurri di Spalletti, il Milan deve giocare certo meglio che a Udine, soprattutto nella fase offensiva, che ha sempre come meraviglioso punto di riferimento la classe del solito immenso Ibrahimovic. Si tratta di stringere i denti domenica e mercoledì a Empoli, in attesa del rientro di Calabria, Leao e soprattutto Rebic. Le prefiche hanno già alzato i loro canti funebri che potrebbero presto trasformarsi in allegri Baccanali, la festa romana in onore di Bacco. Quando rientreranno gli infortunati, con l’augurio che non si…infortunino più. Per rivedere così il gioco spumeggiante, divertente e spettacolare di questo Milan, secondo in classifica, grazie a dodici vittorie e tre pareggi in diciassette partite. Certo la frenata è evidente, ma, ne sono sicuro, con il pieno di giocatori, il motore tornerà a rombare!
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