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Corazza: "C'è talento tra i giovani del Milan. Zeroli da Prima squadra, Camarda dovrà gestire la pressione"

ESCLUSIVA MN - Corazza: "C'è talento tra i giovani del Milan. Zeroli da Prima squadra, Camarda dovrà gestire la pressione"MilanNews.it
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lunedì 22 luglio 2024, 16:00ESCLUSIVE MN
di Gaetano Mocciaro

Nell'Italia Under 19 che ha conquistato le semifinali degli Europei, qualificandosi ai prossimi Mondiali Under 20 c'è tanto Milan: Francesco Camarda, Vittorio Magni, Davide Bartesaghi, Kevin Zeroli e Diego Sia costituiscono la colonia più folta della rosa di Bernardo Corradi. Un segnale dell'ottimo lavoro fin qui fatto dal settore giovanile rossonero, anche in prospettiva futura. Ne abbiamo parlato con Daniele Corazza, da oltre vent'anni nel mondo dei settori giovanili: una lunga carriera nel Bologna e l'anno scorso a Sassuolo. In esclusiva per MilanNews.it.

Daniele Corazza, in molti hanno puntato il dito contro i vivai italiani per il modo di operare e per l'incapacità di coltivare il talento
"Nei vivai ci sono persone che lavorano con coscienza, progettualità e passione. Non è che il fallimento dell'Italia dipenda dai vivai. A mio giudizio i talenti ci sono, lo dimostrano i risultati delle squadre nazionali. Chiaro che poi questi talenti vanno sviluppati fino in fondo, non solo fino alla Primavera. Bisogna credere in loro".

Nell'Under 20 vicecampione del mondo un anno fa solo un paio di giocatori hanno giocato con continuità in Serie A
"Se analizziamo le situazioni  c'è Prati che si afferma nella SPAL e fa un passaggio al Cagliari, mentre Baldanzi trova spazio in un club che è molto attento al settore giovanile come l'Empoli. Sono due realtà dove si è creata l'esigenza di metterli in Prima squadra. Per quello che riguarda gli altri, i club per vari motivi hanno scelto la strada del prestito e spesso mi vien da dire che certi giovani non si tengono in rosa perché si privilegiano i giocatori che arrivano da fuori".

È a tal proposito in molti restano in una sorta di limbo
"Rimanere nelle rose della prima squadra ti aiuta a crescere di più, poi a un certo punto se non giochi nella prima squadra di appartenenza è giusto che vai a giocare in prestito. Sono pochissimi i casi che arrivano direttamente in prima squadra. All'estero è diverso e i giovani vedono fuori dall'Italia alcuni esempi e cercano pertanto di cogliere un'opportunità in un altro Paese".

Meglio pertanto cercare il percorso di crescita all'estero
"Io non mi sento di sposare l'estero perché penso che con i ragazzi e con i club bisogna creare un senso di appartenenza. Io sono per lavorare con i ragazzi del territorio, giovani italiani. Anche perché il talento in Italia c'è, ma va sviluppato".

Le Under 23 possono aiutare a rendere meno arduo il passaggio dalla Primavera alla Serie A?
"L'esperienza Juventus ha dimostrato che questa è la strada giusta. È una grande possibilità che si offre ai ragazzi del settore giovanile rossonero. Sposo l'Under 23, anche perché la Primavera del Milan ha dei giocatori con individualità importanti e questo aiuterà. Il club può seguire i suoi giocatori in casa ed è più semplice rispetto allo smistamento in prestito nei vari club dove si fa obiettivamente fatica a seguirli tutti costantemente".

Tra i talenti italiani più luminosi c'è Francesco Camarda
"Sta facendo molto bene e non dimentichiamo che è un 2008. Ha i riflettori accesi e dovrà essere bravo lui e la famiglia a gestire bene questo momento, che è bellissimo. È un talento che fa ben sperare per il futuro del calcio italiano. Il Milan ha un giocatore importante ma non solo lui. Devo dire che nell'ultimo anno la squadra Primavera che mi è piaciuta di più è quella del Milan, oltre che del Sassuolo".

In Under 19 è finito dietro Tommaso Ebone, titolare nella prima partita
"L'ho preso io al Bologna, dopo che aveva avuto un percorso dove era finito persino nei dilettanti. Siamo stati bravi e oggi si vede un giocatore interessante, un combattente che dà tutto in campo. È bravo a tenere palla a far salire la squadra, lavora tantissimo in fase di non possesso e questo lo apprezza molto il ct Bernardo Corradi".

Altro giovane milanista che si è messo in mostra è Kevin Zeroli. Crede che nel suo caso sia giusto provarlo già nella rosa di Fonseca?
"Il Milan è una squadra dove fai fatica a inserire i giovani, perché rappresenta il massimo livello del calcio italiano. Pertanto è difficilissimo per un ragazzo andare direttamente in prima squadra, ma mi sento di dire: perché non provarci? Se avrà la possibilità di allenarsi con i campioni, probabilmente dopo un primo impatto difficile. È importante anche avere un allenatore che creda in te, che abbia il coraggio di insistere con il tuo impiego. Quello è un passaggio importante per migliorare".

Quali sono i giocatori che per Lei possono fare il salto di qualità da qui a qualche anno?
"Camarda non lo nominiamo, sarebbe troppo facile. Ma Zeroli, Sia, lo stesso Liberali e Bonomi sono giocatori che mi piacciono molto. Dico anche Bozzolan, ragazzo che era a Perugia l'anno scorso. Sa fare le due fasi, è bravo in fase di possesso. Giocatore interessante. Passando alle altre squadre dico di segnarvi il nome di Justin Kumi, mezz'ala del Sassuolo".