Inizia l'era Milan Futuro. Zironelli: "I giovani restano in casa e sfidano i grandi. E i risultati si vedono"
Il Milan è pronto a fare il suo ingresso con l'Under 23. Scelta anche la denominazione: Milan Futuro. Un mondo nuovo per i rossoneri, che avrebbero potuto avviare il progetto già sei anni fa sotto la gestione Li Yonghong. Progetto poi abortito col passaggio a Elliott e che lasciò nel 2018 la sola Juventus a sperimentare la seconda squadra. Mauro Zironelli era il tecnico dei bianconeri nella stagione d'esordio in Serie C, l'apripista del mondo U23 in Italia. E ai microfoni di MilanNews.it ci racconta le difficoltà iniziali e i risultati ottenuti col tempo:
Mauro Zironelli, quale vantaggio portano le seconde squadre?
"Il vantaggio c'è perché la società che ha la seconda squadra si ritrova giocatori firmati da un campionato professionistico, a differenza del campionato Primavera. E c'è una bella differenza, già a livello di allenamento, che è molto più alto del solito. Questo ti permette, una volta aggregato in prima squadra, di arrivare molto più preparato. Ovviamente con partite più allenanti il livello cresce, ti fai davvero le ossa e sei pronto, come nel caso del Milan, a giocare magari con Leao".
Lei è stato il primo a battere questa strada, guidando nel 2018 la Juventus Under 23. Che esperienza è stata?
"Noi abbiamo fatto da apripista, per cui ci sono state delle difficoltà iniziali, perché eravamo i primi ad affacciarci in questo mondo, dovevamo prendere le misure. E l'organico era molto scarno. Devi partire dal presupposto che la squadra Under 23 dev'essere sempre a disposizione della prima squadra, altrimenti vai in difficoltà. Difatti è importante interagire con la Primavera, perché se i tuoi giocatori vengono aggregati in prima squadra anche solo per gli allenamenti della prima squadra devi attingere a cascata dalle squadre giovanili. Nel mio caso specifico diciamo che ci furono difficoltà iniziali, ma perché eravamo partiti con una decina di giocatori. Poi sono arrivati alcuni elementi esterni e ci siamo ricompattati verso la fine. In tanti hanno riconosciuto che il mio è stato un lavoro da pioniere e ora si sta raccogliendo tutto ciò che si è seminato".
Qual è il rapporto col tecnico della prima squadra?
"Rapporto costante, quotidiano. Parlo della mia esperienza, con Allegri si cercava di condividere la settimana e si cercava di ottimizzare le cose nel modo giusto".
Qual è stata la risposta del pubblico, non solo amico?
"Giocavamo ad Alessandria, era un po' complicato ma non è quello il concetto dell'Under 23. Sono difficoltà che vanno considerate, poi ci fai il callo. Il problema semmai è stato quello delle reazioni delle altre tifoserie, dato che c'erano dei veri e propri scioperi del tifo per protesta nei confronti delle U23. Abbiamo assistito a cose sgradevoli, questo perché le tifoserie di altre piazze vedono queste squadre come una minaccia, come uno slot tolto a una piazza"
Qual è la differenza sostanziale rispetto a mandare i giocatori in prestito in C, ma in altri lidi?
"I giocatori li tieni in casa invece che mandarli in giro dove magari questi ragazzi perdono i primi mesi per doversi ambientare. Restando nello stesso ambiente è più facile l'approccio, inoltre hanno la possibilità di allenarsi con la prima squadra e sono monitorati con maggiore attenzione, non a caso c'è più possibilità di esordire con la squadra A e la Juventus lo ha dimostrato. In definitiva è tutto di guadagnato per la società".
Crede che ci saranno in futuro altri club di Serie A che punteranno sull'Under 23?
"Penso che l'inserimento di squadre Under 23 aumenteranno, per due motivi: per i risultati che stanno portando le U23 esistenti e per il fatto che purtroppo ci saranno sempre società in difficoltà che giocoforza lasceranno spazio alle Under. Fortunatamente non c'è lo stillicidio di club che fallivano come qualche anno fa, però qualche caso c'è ancora come quello recente dell'Ancona. Un vero peccato perché un capoluogo di regione esce dalla mappa del calcio".
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2024 milannews.it - Tutti i diritti riservati