Le pagelle del Milan Futuro - Quirini impatta subito bene. Magrassi ha il rigore sulla coscienza

Le pagelle del Milan Futuro - Quirini impatta subito bene. Magrassi ha il rigore sulla coscienza
© foto di MilanNews
Ieri alle 17:23MILAN FUTURO
di Gaetano Mocciaro

Torriani 6 - Poco impegnato e quando impegnato lo fa con sicurezza.

Coubis 6.5 - L'arrivo di Camporese gli fa bene, gli avversari rimbalzano dalle sue parti e acquisisce sempre più sicurezza.

Camporese 6.5 - Acquisto provvidenziale per un reparto che ha fatto troppe leggerezze nella prima parte di stagione. Detta i tempi, sbaglia poco e nulla.

Minotti 6.5 - Buona intesa con i compagni di reparto, buone chiusure che rendono la domenica rossonera, almeno difensivamente parlando, tranquilla.

D'Alessio 6 - Accompagna l'azione offensiva, potrebbe osare di più col Milan che ha il controllo della partita. Dal 68' Bozzolan 6 - Non rischia dietro, non demerita in fase di spinta.

Sandri 6 - Tra i più positivi nel primo tempo in fase di costruzione, cala col calare del ritmo. Dall'82' Sia sv.

Malaspina 6.5 - Equilibratore della squadra, buoni suggerimenti in avanti e qualche tentativo di conclusione non andato a buon fine.

Stalmach 6 - Pochi guizzi ma prova solida e senza rischi.

Quirini 6.5 - Si vuole subito far notare e quando affonda fa male. Si conquista un calcio di rigore e nel complesso partecipa a più di un'occasione da gol.

Magrassi 5 - Sulla coscienza pesa come un macigno il rigore fallito. Il Milan pur continuando ad avere il piglio del gioco accusa il colpo. Un peccato perché l'esecuzione non era nemmeno brutta. Per il resto sgomita molto e le sue sponde sono preziose per i compagni di squadra.

Ianesi 6 - È il più pericoloso del Milan, ha delle buone fiammate e dà sempre l'impressione di potersi inventare qualcosa. Manca l'efficacia sotto porta.

Allenatore Daniele Bonera 6 - Il suo Milan con gli acquisti di gennaio ha trovato solidità difensiva e un gioco che a sprazzi piace. Ma sembra non essere mai in grado di risollevarsi dalle difficoltà perché dopo il rigore fallito non ha lo stesso furore iniziale.