Questo Leao non può stare in panchina. Lo dicono i numeri: suoi e di chi lo sostituisce

Questo Leao non può stare in panchina. Lo dicono i numeri: suoi e di chi lo sostituisceMilanNews.it
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lunedì 31 marzo 2025, 20:00Podcast MN
di Gaetano Mocciaro

Perché Rafa Leao è sempre in panchina? Il dato sulle sue prestazioni fa riflettere, soprattutto se paragonato a chi gli viene preferito: Joao Felix. Dalla gestione Conceiçao, il numero 10 è stato lasciato in panchina in sei occasioni, contro Inter in Supercoppa Italiana, Roma in Coppa Italia e poi Empoli, Verona, Lecce e Napoli in Serie A. E quasi sempre l'impatto da subentrato è stato importante. Se escludiamo la partita contro la Roma, che era già ben incanalata il portoghese è subentrato sempre in momenti complicati, riuscendo sempre a tirar fuori il coniglio dal cilindro. Tranne nell'ultima partita del "Maradona" dove il coefficiente di difficoltà era davvero troppo alto. Nel dettaglio:

6 gennaio, si gioca la Supercoppa Italiana e la panchina di Leao più che una scelta tecnica è dovuta alle condizioni del numero 10, acciaccato tanto da saltare la semifinale contro la Juventus. Scelta precauzionale, poi la partita si mette male ed entra al 50', spaccandola. Si procura la punizione trasformata da Theo, serve l'assist decisivo per Abraham.

5 febbraio, si giocano i quarti di finale di Coppa Italia. Conceiçao gli preferisce Jimenez. Leao non è al top dopo le tante partite ravvicinate. Col Parma dieci giorni prima viene tolto al 45', con la Dinamo gioca malissimo, con l'Inter strappa una sufficienza. Rifiata con i giallorossi giocando 20 buoni minuti.

8 febbraio, il Milan va a Empoli. Leao non è al meglio della condizione fisica per un problema alla caviglia e Conceiçao decide di gestirlo, anche in ottica Champions. Le cose in campo si mettono male, entra a inizio ripresa e sblocca la partita.

15 febbraio, si gioca contro il Verona a cavallo tra le due sfide di Champions. Conceiçao prova a gestire le forze in campo e sacrifica per la gara di campionato il connazionale. Ma l'esperimento Sottil non funziona, il numero 10 entra al 46' e serve l'assist per Gimenez.

8 marzo, si gioca contro il Lecce. Le cose sono precipitate, il Milan ha perso tre partite di fila. Conceiçao prova a dare una scossa e l'esclusione di Leao è per pura scelta tecnica. Le cose si mettono nuovamente male e il 10 entra al 46'. E scuote la squadra, servendo infine l'assist del definitivo 2-3 per Pulisic.

31 marzo, si gioca a Napoli e tutte le squadre che sono davanti al Milan hanno vinto. Conceiçao gli preferisce Joao Felix, dirottato a sinistra e protagonista dell'ennesima prova raccapricciante. Entra a inizio ripresa, ma i partenopei sono avanti 2-0 e ben più forti dei precedenti avversari. Leao fa quel che può, scuote la squadra e costruisce tante occasioni da gol. Se la sconfitta è di misura e il Napoli se la deve sudare è gran parte merito suo.

Di fatto solo le ultime due esclusioni sono puramente per scelta tecnica e in ogni caso difficilmente spiegabili. Per media voto solo Pulisic e Reijnders hanno un rendimento migliore ma anche i numeri sono tutti in favore del portoghese che è primo per assist fatti, dribbling riusciti, grandi occasioni create, tiri in porta a partita. Che anche in una stagione disgraziata come questa è in doppia cifra nei gol fatti e ci sta arrivando negli assist. I numeri parlano chiaro, quelli di chi lo ha sostituito (Jimenez, Joao Felix) anche. Non si può prescindere dal numero 10.

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