Arresti Ultras, il Procuratore: "Milan e Inter sono da considerarsi parti danneggiate"
Il mondo di Milan e Inter quest'oggi è in subbuglio per l'arresto di 19 capi ultras delle due tifoserie milanesi, nomi noti, che avrebbero infiltrazioni e contatti con la mafia. A parlare alla luce degli avvenimenti ci ha pensato il Procuratore di Milano Marcello Viola: "La nostra richiesta era stata presentata già a giugno, prima dell'omicidio di Ballocco. Per quanto riguarda la tifoseria del Milan, non è stata riconosciuta l'aggravante di un avvicinamento alla criminalità organizzata. Ma anche lì sono presenti forme di violenza di straordinaria gravità. Fuori dalle indagini emerge che i vertici delle due tifoserie avessero firmato una sorta di patto di non belligeranza, volto a massimizzare i profitti illeciti. E vi cito qualche passaggio: 'Non ce ne importa nulla della squadra, della campagna acquisti, del popolo: se io lo faccio deve esserci un ritorno economico...'. Qui non c'è nulla di sportivo: solo ottenimento di profitto".
Poi ancora Viola: "Le società sono da considerarsi parti danneggiate. Siamo certi della collaborazione che vorranno prestare per la soluzione di eventuali criticità. Una certezza confermata subito dal Milan, che pochi minuti dopo ha diramato una nota ufficiale: "In merito alle indagini che coinvolgono esponenti delle tifoserie organizzate, il Club rossonero si è immediatamente reso disponibile a collaborare con gli inquirenti, per fornire qualsiasi documentazione e informazione richiesta". Le parole sono riportate da La Gazzetta dello Sport
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