Cardinale: "Lo sport oggi è una storia di media. Le valutazioni degli asset sono esplose: cerco di colmare il divario"
Il proprietario del Milan Gerry Cardinale è intervenuto in teleconferenza su Sportico.com per parlare di "Air", il film sulla vicenda del lungo corteggiamento che la il celebre brand sportivo Nike ha fatto nei confronti di Michael Jordan e che poi con il tempo ha portato a frutti di cui ancora oggi si vedono i risultati. La pellicola, diretta e interpretata da Ben Affleck, è stata co-prodotta dalla nuova compagnia di Affleck e Matt Damon Artist Equity, sostenuta proprio da RedBird di Cardinale. A margine della conferenza, Cardinale ha detto la sua ancora una volta sul legame tra sport e media, per lui ormai indissolubile: "Con lo sport, c'è stata una bolla e le valutazioni degli asset sono esplose, ma nessuna infrastruttura ha tenuto il passo. Quindi stanno cercando nuovi modi per ridurre il divario. Io di solito vado in quel divario e lo colmo costruendo queste aziende. Perché una sola gamba dello sgabello non è sufficiente per evitare di cadere. Lo sport oggi è una storia di media. È una storia di cultura.
Dal mio punto di vista, lo sport come entità a sé stante si è esaurito; è come Adam Smith e la corsa ai tulipani. Quando si inizia a parlare liberamente di sport come asset class, ci si deve fermare e pensare: "Oh, oh...". Si vedono tutti questi capitali raccolti per assumere partecipazioni di minoranza in squadre che controllano valutazioni elevate senza alcuna governance, e questo solo perché gli investitori vogliono poter barrare la casella e dire di avere un'esposizione sportiva. Ed è semplicemente anti-darwiniano. Non è sostenibile e non è responsabile. Quindi sì, penso che siamo in una bolla"
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