Da Yonghong Li a Suning. Ma c'è una differenza che porterà Zhang e Oaktree in causa

Non sarà la prima volta per la città di Milano il cambio di proprietà per un prestito non saldato. A sei anni di distanza dal passaggio del Milan dalle mani di Yonghong Li al fondo Elliott, l'Inter sta per vivere lo stesso scenario, con la società che passerà da Suning, la famiglia Zhang, alla società statunitense Oaktree.
Tempi rapidi.
Nel 2018 l'escussione, per quel che riguardava il Milan, fu molto rapida: in tre giorni Paul Singer e i suoi collaboratori chiusero la pratica e si presero il Milan, tenuto per quattro stagioni sportive, prima della cessione a RedBird di Gerry Cardinale, arrivata appunto nel 2022.
Ora l'Inter.
Uno scenario che potrebbe ripetersi anche nell'Inter, con una sola significativa differenza: in quel contratto non era previsto il fair value da conferire a chi perderà la proprietà, ovvero la differenza tra il valore di mercato del club e il prestito non restituito, dedotti i debiti (compreso il bond da 400mln). Proprio questo dettaglio potrebbe portare le parti in causa: Steven Zhang l'ha fatto capire nel suo comunicato.

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