I nomi di Calabria, Inzaghi e Skriniar nelle intercettazioni: cosa dice la giustizia sportiva
Il mondo del calcio milanese ieri è stato turbato dalla notizia dei 19 arresti di capi ultras legati alle Curve di Inter e Milan. Tra le carte e documenti in mano alla Procura anche delle intercettazioni telefoniche in cui comparirebbero alcuni tesserati ed ex tesserati: nello specifico Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter, Davide Calabria, capitano del Milan, e Milan Skriniar, ex difensore nerazzurro. Al momento nessun tesserato risulta essere iscritto al registro degli indagati e i club sono considerati parte lesa in tutta questa vicenda. I pm hanno richiesto i fascicoli, come riporta Calcio&Finanza, per verificare la condotta dei tre tesserati e capire se sono stati in qualche modo intimiditi o minacciati.
Il codice di giustizia sportiva recita così all'articolo 25 che governa i rapporti tra tesserati e tifoserie organizzate: "Durante le gare o in situazioni collegate allo svolgimento della loro attività, ai tesserati è fatto divieto di avere interlocuzioni con i sostenitori o di sottostare a manifestazioni e comportamenti degli stessi che costituiscano forme di intimidazione, determinino offesa, denigrazione, insulto per la persona o comunque violino la dignità umana". In presenza di una violazione del codice, sono previste le seguenti pene: per giocatori e allenatori multe o squalifiche di una o più giornate; per i dirigenti l'inibizione temporanea.
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