Rabiot al Marsiglia è un'occasione persa. E pensare che all'OM volevano Bennacer...
Se Victor Osimhen al Galatasaray ci aveva sorpreso, Adrien Rabiot al Marsiglia forse ancora di più. L'extra time del calciomercato ci spiazza di continuo con operazioni concepibili forse giusto sui videogiochi. Senza dimenticare che solo una settimana fa un altro svincolato di lusso come Memphis Depay volava addirittura in Brasile, al Corinthians.
La notizia data domenica sera e il conseguente comunicato dell'OM sono stati dei fulmini a ciel sereno. Contratto biennale, obiettivo riportare il Marsiglia in Champions. Un matrimonio che nessuno avrebbe preso in considerazione, fino a ieri. Del resto Rabiot ha solo 29 anni, ha giocato al Paris Saint-Germain e alla Juventus, ha un ingaggio da top player e una madre-agente che è notoriamente un osso duro nelle trattative. Il suo ingaggio da 7 milioni lo rendeva nell'ultima stagione il più pagato dei bianconeri, dopo Pogba.
Una cifra impossibile da raggiungere dal Marsiglia, basti pensare che il più pagato del club era Pierre-Emile Hojbjerg con 3,4 milioni, seguito da Kondogbia con poco meno di 3 milioni. Dati che negli ultimi giorni della finestra estiva di mercato hanno contribuito a far naufragare la trattativa con Ismael Bennacer, il cui ingaggio è di 4 milioni netti l'anno. L'algerino era l'obiettivo principale, non si è trovata nemmeno la quadra col Milan e tutto lasciava pensare che si sarebbe tornati alla carica a gennaio, considerando anche lo spazio liberato dalla cessione di Jordan Veretout a settembre inoltrato.
L'ennesimo infortunio del milanista deve aver cambiato i piani anche in Provenza, facendo nascere la pazza idea. E pensare che proprio il Milan, una volta ceduto Bennacer, avrebbe voluto prendere Rabiot. Così come il rossonero De Zerbi, anche "cavallo pazzo" ha preso la strada del Vélodrome. Come ha fatto l'OM? L'opportunità di mercato era tale da fare uno sforzo economico notevole. I colleghi de L'Equipe fanno sapere che entrambe le parti hanno fatto un grosso sforzo per venirsi incontro sull'ingaggio. E anche sul bonus alla firma, notoriamente alto tanto da far saltare molti trasferimenti di Rabiot, c'è stato un notevole abbassamento delle pretese.
Già, ma perché questi sforzi economici per scegliere Marsiglia quando sono state rifiutate offerte ben più ricche e anche da club blasonati? Un primo motivo può essere dato dal fatto che Rabiot si sia ritrovato col cerino in mano a metà settembre e con il monito del ct della Francia, Didier Deschamps, a trovarsi presto una squadra se non vuole uscire dal giro della Nazionale. Un altro ce lo da un vecchio articolo della rivista "So Foot", che dipinge Rabiot - udite udite - come tifoso del Marsiglia. Nel magazine uscito a febbraio 2019 si parla di come alcuni suoi compagni, ai tempi del Créteil Lusitanos, dove ha giocato fino a 13 anni, giurino che Adrien tra OM e PSG tenesse molto di più ai primi, tanto per fare il tifo per les phocéens durante i Clasicos. Un'altra cosa data per certa è che Veronique Rabiot ha fatto di tutto affinché il figlio non si trasferisse al Paris Saint-Germain, proponendolo al Manchester City e ad alcuni club spagnoli. Il 27 ottobre è la data da salvare, con la sfida di campionato proprio contro il PSG: Adrien Rabiot sarà l'uomo più atteso.
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