Verso Milan-Liverpool: il dato dei biglietti invenduti sono lo specchio del momento
Se per Milan-Venezia il club ha informato che si va verso i 70 mila spettatori (ma qui conta l’intera quota abbonati, bisognerà poi vedere quanti “no show” ci saranno), c’è un dato che fa impressione e che riguarda Milan-Liverpool. Ad oggi pomeriggio, sono oltre 20 mila i biglietti invenduti per l’esordio casalingo dei rossoneri nella nuova formula della Champions League.
Un dato che probabilmente andrà a diminuire nei prossimi giorni, si potrà anche arrivare al sold out, ma la cui entità è sinonimo di quello che sta accadendo, a livello ambientale, attorno a questo Milan. Da mesi abbiamo denunciato che tipo di aria si stia respirando nella piazza, quella della gente e ora i numeri stanno dando il loro riscontro. Il tifoso del Milan, fino allo scorso anno, non avrebbe mai fatto arrivare l’unico big match casalingo a questo dato di ticket invenduti. I perché sono da ricercarsi nella sfiducia, sempre più crescente, verso la condotta globale della società, con scelte che non soddisfano il tifoso che, liberamente, adotta la forma di contestazione più civile e impattante che ci possa essere: non spendere più soldi per la sua squadra del cuore potendola seguire, con minori spese, o da casa in tv o in qualche locale. I prezzi in costante rialzo sia negli abbonamenti sia nei singoli tagliandi, inoltre, si uniscono a quel sentiment negativo che gira attorno al Milan.
Il tifoso rossonero, dallo scorso 22 aprile ad oggi, ha delle ferite profondissime sulla pelle e nel cuore. La non reazione della società e della proprietà a quell’evento e nel voler alzare con i fatti la sua voglia di vincere sono tutti elementi tangibili di un malcontento che, ad oggi, sta producendo sempre meno entusiasmo.
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