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Bianchin: "Col Napoli un Milan che si fa acqua. Rinnovo Leao? Problemi non appianati. Punta una priorità"

ESCLUSIVA MN - Bianchin: "Col Napoli un Milan che si fa acqua. Rinnovo Leao? Problemi non appianati. Punta una priorità"MilanNews.it
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domenica 9 aprile 2023, 13:08ESCLUSIVE MN
di Antonello Gioia

Luca Bianchin, giornalista al seguito del Milan per La Gazzetta dello Sport, ha rilasciato un'intervista esclusiva a MilanNews.it.

Ennesima altalena di risultati del Milan...

"Potenzialmente quello con l'Empoli è un risultato pesante, più di altri. 2 punti in 4 partite più la vittoria a Napoli: può essere il rimpianto dell'anno, anche più di gennaio. Ci sono dei dubbi sulla formazione iniziale, anche se il ragionamento di Pioli sul turnover è comprensibile; certo è che il coefficiente minimo di creatività di quei giocatori davanti era basso: la pericolosità del molto teorico quartetto offensivo Rebic-Pobega-Saelemaekers-Origi è veramente bassa anche per una partita in casa contro una piccola. Il Milan, a causa di queste alternative che hanno reso poco, ha lasciato veramente tanti punti quest'anno".

Mercoledì, coi titolari in campo, vedremo, quindi, un altro Milan?

"Sì, assolutamente. Al netto di problemi fisici poche volte come questa ci sono zero dubbi sulla formazione di mercoledì, poi vedremo come Pioli sistemerà i giocatori in campo. Credo che Spalletti abbia passato una settimana a pensare al Milan, quindi arriverà al compito in classe con delle soluzioni e delle contromosse che non sono solo aggiungere Osimhen, ma delle posizioni cambiate, un approccio diverso, più o meno aggressività, opzioni differenti in uscita...".

Sarà un Milan di fuoco o un Milan di paglia mercoledì?

"Restando nella similitudine: è un Milan che può farsi acqua, cioè liquido, che cambia. La formazione che scenderà in campo, più di altre, ha la possibilità di variare in corsa, nei tre centrocampisti, con Theo, con Diaz... Inevitabilmente Pioli cambierà a gara in corso, perché credo impossibile che tutto possa andare dritto come domenica scorsa. Credo che il Milan debba tentare di opzionare un pezzo di qualificazione all'andata".

Quanto pesa l'assenza/presenza di Osimhen?

"Pesa molto, non solo per il valore in sé del giocatore, ma anche per una questione tattica come sui lanci lunghi con criterio per un giocatore così fisico e veloce contro un Kjaer che, sul lungo, farà fatica a tenerlo. Cambia tanto sicuramente. Il Milan preparerà la partita immaginando che ci sia Osimhen e l'essere più o meno aggressivi è influenzato tanto dalla presenza del 9 nigeriano".

Percentuali qualificazione?

"Sono vicine al 50 e 50. Il Napoli ha diritto a pretendere qualche punto percentuale in più per la stagione che ha fatto e per il vantaggio del ritorno in casa. Comunque, la partita di campionato ha rimesso le cose a livello. Luigi Garlando, sulla Gazzetta, dopo il sorteggio ha scritto che non vedeva il Napoli favorito, anche se non si può certo dire che sia sfavorito. Siamo sul 50 e 50".

E le percentuali sul rinnovo di Leao quali sono?

"Partita complicata. Massara ha detto 50 e 50 con un certo ottimismo perché c'è un ottimismo crescente. Essere ottimisti è possibile perché lo è il Milan, ma ci sono dei problemi da risolvere che ancora non sono stati nemmeno appianati. Io credo che un boomaker quoterebbe più basso un 'no' rispetto al 'sì' per il rinnovo entro il 30 giugno, ma questo non vuol dire che il Milan non ci proverà. Credo, comunque, che bisognerà aspettare almeno il 18 aprile, ritorno col Napoli; prima non si muoverà niente, né per Leao né per Diaz. Poi negli ultimi 15 giorni di aprile non mi aspetto una decisione, ma un appuntamento: qualcosa capiremo sia su Leao sia su Diaz".

Cosa vi risulta sulla news di Record riguardante la multa di Leao?

"Che il Lille pagherà l'intero indennizzo non mi risulta come decisione presa. Lo Sporting, attraverso O Jogo, ha fatto capire di volere 45 milioni che era il prezzo originale richiesto per Leao e non solo i 16 previsti dalla multa. Qualcosa evidentemente sta succedendo e i club si stanno parlando, ma io non sbilancerei sul fatto che sia tutto risolto sulla multa. Il Milan quella somma non l'ha mai voluta pagare e, come ha detto Massara, resta un po' spettatore".

Aveva posto questa domanda a Pioli: meglio Leao o Kvaratskhelia?

"Gliel'ho chiesta un po' come la domanda dei bambini al parco... Ho fatto la stessa domanda a Berlusconi e lui mi ha detto che Kvaratskhelia può giocare ovunque, ma Leao è più da Milan perché ha questi colpi da grandissimo giocatore. Io non escludo che tra due anni Kvaratskhelia possa essere più forte di Leao, però le potenzialità di Leao mi sembrano affascinanti. Per la testa che ha il portoghese è probabile che, a fine carriera, se ne parli come uno che ha usato il 60% del suo potenziale e non il 95%, mentre per Kvaratskhelia, probabilmente, questo discorso non verrà fatto. La scomessa Leao è più affascinante, ma ciò non toglie che il georgiano abbia fatto meglio quest'anno".

Quali sono i profili per l'attacco?

"Ci sono due tipologie di profili a cui il Milan sta pensando, premettendo che è una questione di budget che dipende sia dal quarto posto che dalla questione Leao. Ci sono due tipi di profili e il milanista tifa per il profilo A: attaccante giovane, come Joao Pedro del Watford, che piace, è di prospettiva, che costi non più di 20-30 milioni, con un ingaggio ancora abbordabile e che possa vedere il Milan come una tappa della propria crescita. Il profilo B è il Morata della situazione: attaccante un po' più esperto, con ingaggio più alto, ma costo cartellino più basso, che possa dare esperienza e garanzie sull'immediato. L'attacco, comunque, è diventato una priorità: il rendimento di Rebic e Origi fa sì che il Milan non possa classifica come secondario l'investimento su una punta".

A che punto è la questione nuovo stadio?

"È un'equazione con tante variabili, di quelle che a scuola ti mandavano fuori di testa: ogni zona ha così tante situazioni da verificare che si è un po' spostato il termine verso fine stagione. Si doveva prendere una prima decisione a marzo su La Maura, ma i problemi lì sono più dei vantaggi. Ci vuole qualcosa che sblocchi a livello politico la situazione La Maura, altrimenti ci si dovrà orientare su altro. Ciò che è certo, comunque, è che Cardinale vuol far di tutto per vincere una sfida mai vinta da nessuno in Italia: nessuno ha mai costruito uno stadio nuovo in Italia, al massimo solo riammodernato o solo ricostruito sul vecchio impianto; da zero non c'è mai riuscito a nessuno. Cardinale sembra disegnato apposta per questa sfida: è uomo di decisione, ha un know-how specifico sugli stadi, vuole fare business col Milan e lo stadio è il primo modo di fare business con una squadra secondo la sua mentalità. Cardinale è il massimo che la questione stadi può avere. Tante nazioni calcisticamente di secondo piano dal punto di vista delle strutture sono avanti a noi".