Lille, Chevalier: “Se oggi sono qui lo devo solo a Maignan. L’infortunio? Ora non vuole correre altri rischi, tornerà ancora più forte"
Lucas Chevalier, portiere prodigio del Lille, ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai microfoni di Milannews.it. Queste le dichiarazioni del francese sul suo ex collega e amico Mike Maignan:
Buongiorno Lucas, che ruolo ha avuto il portiere del Milan Mike Maignan nella sua carriera? Oggi lei è il titolare dei Dogues in Ligue 1 e fai parte dei più forti portieri francesi...
"Per me Mike è stato come un grande fratello, soprattutto all'inizio quando mi ha aiutato a fare il passo nel mondo del calcio professionistico. Poteva anche non darmi tutta quell'attenzione. Ma lui c'era dall'inizio alla fine e grazie a lui ho imparato tantissimo quotidianamente. Essendo molto esigente con se stesso e di conseguenza un portiere molto completo, io provo a riprodurre le sue gesta ben sapendo che siamo due portieri diversi, con stili differenti. Ci tengo a ricordare che il portiere del Milan ha avuto un grande impatto sulla mia carriera. Lui merita tutto quello che gli è successo e sarebbe solo un bonus per me poter ripercorrere le sue orme...".
Avete condiviso una stagione insieme in prima squadra, quella che portò al titolo sotto la guida di Christopher Galtier nel 2020/2021...lui il titolare indiscusso, lei terzo ma appena 19enne con un potenziale enorme e un futuro da scrivere. Ripensandoci, credo che ce l’avrebbe fatta a diventare il numero uno del Lille senza la guida di Maignan?
"Non penso. Anche se non giocavo, grazie a lui sono migliorato. È così autorevole ed esigente nella vita di tutti i giorni che basta guardarlo per fare il salto di qualità. L'adattamento, l'approccio alle partite, il modo di giocare... tutto questo l'ho imparato da lui".
È vero che cura davvero ogni dettaglio?
"Noi domenica abbiamo vinto 5-1 ma lui si sarebbe subito messo a studiare per capire il motivo di quel gol preso e si sarebbe incazzato molto. Mike cura ogni dettaglio, è alla ricerca della perfezione. Ma non tutto può essere perfetto ed è questa sua cura maniacale del dettaglio che gli ha permesso di arrivare al top. Se lui oggi è lì, ad un livello top, è per questo motivo".
Intanto si allungano i tempi di recuperi: sono passati quasi quattro mesi dall'ultima titolarità nel Milan. Recentemente ha avuto modo di parlargli?
"Già al Lille aveva spesso avuto questi piccoli fastidi ma questo è un infortunio più serio. So che lui aveva provato a recuperare in fretta dopo l'infortunio, forzando, forzando... Però adesso sta dimostrando di essere un grande professionista, senza correre altri rischi di ulteriori ricadute. Deve avere pazienza ma tornerà al top, nessun problema".
Ha saltato il Mondiale e ancora non vede la luce in fondo al tunnel, i tempi di recupero sono incerti… com'è il suo stato d'animo attualmente?
"Mentalmente non è uno che si lascia andare. Mike conosce il suo valore e sa cosa dovrà fare per tornare. Ha solo 27-28 anni, è nel fiore degli anni: il futuro è tutto suo".
È pronto a raccogliere l'eredità di Hugo Lloris in nazionale? Il portiere del Tottenham ha annunciato il suo ritiro e nonostante la presenza di altri buoni portiere francesi come Illan Meslier, Alban Lafont e Alphonse Aréola, il titolare dovrebbe diventarlo Maignan...
"È ben chiaro che sarà Mike il numero uno della Francia...tutti lo sanno".
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