Milan-Girona, i catalani visti da vicino: "A San Siro sarà una data storica"
Torna la Champions League, col Milan che ha grandi possibilità di andare direttamente agli ottavi di finale. Necessario vincere contro il Girona, che sta pagando lo scotto dell'esordiente in Europa. Conosciamo meglio l'avversario dei rossoneri attraverso le parole del collega di Catalunya Ràdio, Eduard Solà, voce da anni delle partite dei catalani e autore del libro "100 motius por ser del Girona". In esclusiva per MilanNews.it:
Cosa è cambiato rispetto alla magica stagione scorsa?
"Ci sono state le perdite di giocatori importanti come Dobvyk, Savinho, Aleix Garcia, Eric Garcia e Yan Couto, i nuovi acquisti come Miovski, sprilla, Abel e Danjuma stanno facendo fatica, in particolar modo gli attaccanti che non segnano le reti necessarie per far dimenticare Dovbyk e Savinho. E poi il Girona non ha avuto la continuità della scorsa spettacolare stagione, il confronto sotto il profilo del gioco e dei risultati è impietoso nonostante il cammino attuale sia comunque buono. Del resto è impossibile ripetersi, gli 81 punti fatti e il primo posto per diverse giornate sono state l'eccezione e i paragoni sono odiosi".
Come ha vissuto Girona la sua prima stagione europea? Cosa significa giocare a San Siro?
"Non tutti possono giocare la Champions League. Infatti, solo 13 club del campionato spagnolo si sono qualificati per la massima competizione europea. Il problema è che è stato difficile godersela. Da una parte l'eccezionalità della presenza di un club umile come il Girona, con sole 5 stagioni ne LaLiga e che ha potuto giocare al Parc des Princes e che giocherà a San Siro, un successo senza precedenti. Dall'altra i risultati sportivi: è arrivata una sola vittoria e la squadra non è stata capace finora di segnare in trasferta. Certamente la partita di San Siro, uno degli stadi storici d'Europa, segnerà un'altra data storica per il club".
Che approccio alla partita dobbiamo aspettarci contro il Milan?
"Il Girona avrà un finale di gennaio complicato, con tante partite e vedremo come se la caverà il tecnico Míchel. Soprattutto considerando che sono quasi eliminati dalla Champions e che l'obiettivo più importante è il campionato. Míchel ha spiegato che l'obiettivo è tornare a qualificarsi per una competizione europea, anche se riuscirci di nuovo in Champions League è ancora molto complicato. Il Girona se la dovrà vedere in Europa contro Milan e Arsenal, e cercherà di ottenere qualche punto in più, sapendo che a priori è inferiore sia agli italiani che agli inglesi".
Chi sono le stelle del Girona oggi? Ci sono uomini del mercato?
"Il Girona ha scelto questa stagione di puntare su giovani giocatori per un progetto futuro, come Yaser Asprilla (21 anni e acquisto più costoso della storia del Girona), Alejandro Francés (22), Gabriel Misehouy (19), Abel Ruiz (24) o Ladislav Krejci (25). Asprilla e Krejci sono Internazionali con i rispettivi paesi: Colombia e Repubblica Ceca. Questi giocatori si aggiungono a due dei giovani calciatori che già erano in rosa e che ogni anno ricevono offerte: sono i due terzini Arnau Martinez (21 anni) e Miguel Gutierrez (23). Van de Beek, che dopo non aver saputo brillare né allo United né all'Eintracht o a Tsygankov, sono due dei giocatori più conosciuti, insieme agli instancabili Stuani e Blind".
Punto di forza e punto debole del Girona?
"Il punto debole di questo Girona 24/25 è la difficoltà a trovare la via del gol e una volta finita la League Phase di Champions League, con una sola partita a settimana, spera di migliorare. L'anno scorso solo in campionato aveva segnato 85 reti, meglio solo il Real Madrid. La poca continuità è un altro degli aspetti negativi della prima metà della stagione. Ma questo è legato anche al punto di forza: la voglia e l'intenzione dell'allenatore e dei responsabili della società di giocare un buon calcio, di trattare bene la palla e di fare una partita attraente".
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