Tiago Djaló: "Il mio amico Leão presto come Mbappé e Haaland, un giorno vincerà il Pallone d'oro. Futuro? Prenda la decisione migliore"
La redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Tiago Djaló, ex difensore rossonero oggi in forza al Lille. Queste le sue dichiarazioni:
Ciao Tiago, lei e Rafa Leão siete cresciuti insieme allo Sporting Lisbona e il destino ha voluto farvi incrociare nella stessa operazione nel 2019 tra Milan e Lille. Cosa può raccontarci sull'asso portoghese che i tifosi rossoneri magari ancora non sanno?
"Rafa è uno dei più grandi talenti che abbia incontrato. È un vero amico e vi dico una cosa: quello che sta facendo vedere adesso per me non è una sorpresa. Io gli avevo sempre detto che sarebbe diventato uno dei più forti e ora deve solo continuare a lavorare perché a questi livelli il talento non è tutto. Detto ciò sono davvero felice che stia giocando ad un grande livello".
Tutti parlano di quanto siano forti Mbappé e Haaland... ma Rafa può raggiungere il loro livello?
"Per me sì. Due anni fa gli dissi che aveva tutto per raggiungere il massimo livello mondiale. E sapete cosa mi aveva risposto? Che ero matto! (ride, ndr). Conosco Leão da tanto tempo, eravamo compagni di stanza allo Sporting. È sempre stato un talento e perciò non ho mai smesso di credere in lui. Sta andando forte e se continua su questa strada per 2-3 anni diventerà uno dei migliori giocatori al mondo, magari il più forte in assoluto".
Qualcosa nella sua testa dovrà pur essere scattato tra il 2021 e 2022, no? Il primo anno alternava buona prestazioni a momenti di difficoltà... invece adesso è davvero imprendibile, ingiocabile, devastante... cos'è cambiato?
"Non sono d'accordo che il primo anno era meno bravo. A mio modo di vedere non era pronto ma da allora è cambiata la sua mentalità e si allena meglio e questo tutti possono vederlo. Anche per me al Milan era un po' difficile, soprattutto perché l'italiano è una lingua difficile per noi portoghesi. Nell'ultimo anno non abbiamo parlato tanto ma so che è cambiato".
Fa gol, assist... e ora si sacrifica pure in fase difensiva per aiutare la squadra come abbiamo visto a Salerno. Si sta completando?
"Per me non è una sorpresa. Lo conosco da tanto tempo e ogni volta che giocavamo contro mi metteva in difficoltà. Gli dicevo sempre che nell'uno contro uno nessuno può fermarlo, è dura. Spero continui così".
Può vincere il Pallone d'Oro un giorno?
"Per me sì: Rafa può vincerlo".
Secondo te rimarrà al Milan?
"Non so, dipende da lui. Lui con il talento che ha può giocare in tutte le squadre del mondo".
Anche in corazzate come Bayern, PSG, City?
"Sì, ripeto, in tutti i club del mondo".
Cosa deciderà di fare?
"Bella domanda... basta solo che prenda la miglior decisione per se stesso. Se sbagli decisione nel calcio sei morto".
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