Gazzetta - Bologna-Milan non si gioca. L'ira del Diavolo che si aspettava di più anche dalla Lega: "Incomprensibile"

Gazzetta - Bologna-Milan non si gioca. L'ira del Diavolo che si aspettava di più anche dalla Lega: "Incomprensibile"MilanNews.it
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di Enrico Ferrazzi

Ieri è stata una giornata lunghissima che si è conclusa con la decisione della Lega Serie A di "ascoltare" l'ordinanza del sindaco bolognese Matteo Lepore e di rinviare Bologna-Milan, gara valida per la nona giornata di campionato che si sarebbe dovuta giocare oggi alle 18 al Dall'Ara. "La Lega Serie A prende atto dell’Ordinanza del Sindaco di Bologna n. 761919/2024, che non consente la disputa neanche a porte chiuse della partita, rinviandola a data da destinarsi" il comunicato ufficiale di via Rosellini. 

UNA LUNGA GIORNATA - Come racconta stamattina La Gazzetta dello Sport, prima di arrivare a questa decisione si è discusso a lungo: prima in mattinata c'è stato una riunione tra il primo cittadino bolognese e il prefetto della città, dalla quale è emerso che lo stadio Dall'Ara non sarebbe stato aperto e quindi è caduta così l'ipotesi più logica di giocare Bologna-Milan a porte chiuse. A quel punto si è riunita la Lega Serie A che ha cercato per diverse ore un campo neutro su cui far disputare il match (si è parlato prima di Como e poi di Empoli), ma i nodi da sciogliere erano troppi e così alla fine si è scelto di rinviare la partita a data da destinarsi. 

MILAN FURIOSO - Visto il calendario pieno di impegni nazionali ed internazionali delle due squadre, non sarà facile trovare un giorno per il recupero: di sicuro prima di febbraio non si potrà giocare. Se da una parte il Bologna è rimasto soddisfatto del rinvio ("Scelta saggia. Vorremmo lo stadio pieno per destinare loro metà dell’incasso. Le porte chiuse sono sempre una sconfitta per il sistema calcio" le parole dell'ad Fenucci), dall'altra il Milan è invece allibito e furioso per questa decisione: "Una decisione incomprensibile, il Sindaco ha vietato la gara a porte chiuse. Non ho capito perché, ma di fronte a un'ordinanza istituzionale abbassiamo la testa" il commento del presidente milanista Paolo Scaroni. Per il club rossonero, il primo responsabile di una scelta così illogica è ovviamente il sindaco Lepore, ma in via Aldo Rossi sono convinti che anche la Lega Serie A avrebbe potuto fare di più, per esempio affrettarsi a convocare un Consiglio urgente e indicare già giovedì sera uno stadio che avrebbe potuto accogliere le squadre. Alla fine però ha prevalso l’ordinanza del sindaco e così oggi Bologna-Milan non si giocherà nè al Dall'Ara, nè da nessun'altra parte.