Gazzetta - Champions, il Milan rincorre gli ottavi: mai come stanotte conterà il furore collettivo
Non è una partita come le altre. Milan-Liverpool è di più, molto di più. Per la storia che si porta dietro, la magia, il fascino. E pazienza se il Diavolo non è più quello di un tempo: il blasone resta e può, anzi... deve avere un peso specifico in notti come questa. Il Milan ci proverà, perché la matematica dice che tutto è ancora possibile. È un gioco di incastri e combinazioni, ok, ma la Champions è anche questo.
Con un occhio a Oporto
Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, la squadra di Pioli cerca un complicato approdo agli ottavi. Complicato perché battere il fortissimo Liverpool potrebbe non bastare se il Porto, nell’altra gara del girone, dovesse vincere in casa con l’Atletico Madrid. Insomma, sarà una sfida vissuta due campi. La missione rossonera, dunque, è delicatissima, per la qualità dell’avversario e per i tanti infortuni che hanno limitato il potenziale della rosa di Pioli. Ma il Milan è pronto a dare battaglie, nonostante la sfortuna e le numerose defezioni (l’ultima quella di Leao).
Furore, tifo e rabbia agonistica
Guai, però, a fidarsi del Liverpool. Ci sta che i Reds, già certi del primo posto, non giochino la partita della vita a San Siro e che Klopp risparmi qualche big, ma è meglio non farci troppo affidamento, sottolinea la rosea. Che ci siano tutti i titolari o qualche controfigura, sarà comunque un Liverpool forte. Il Milan dovrà chiudere gli occhi e non pensare agli avversari. Mai come stanotte conterà il furore collettivo, con il pubblico di San Siro chiamato a spingere forte. Non basterà desiderare gli ottavi, bisognerà rincorrerli con la rabbia negli occhi.
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