Gazzetta - Dall'Atalanta all'Atalanta: Ibra vuole chiudere il cerchio e compiere la sua missione. Poi penserà al futuro
Stefano Pioli, dopo la vittoria contro il Verona, parlando della crescita del suo Milan, ha spiegato che questa squadra, che ora è tornata ad essere competitiva ad alti livelli, è nata il 22 dicembre 2019 a Bergamo dopo la pesante sconfitta per 5-0 contro l'Atalanta. Dopo quella disfatta, il club di via Aldo Rossi decise di riportare a Milanello Zlatan Ibrahimovic, il quale, fin dal primo giorno, era convinto di poter riportare il Diavolo a lottare per lo scudetto. Quasi tutti lo presero in giro dopo quelle parole, ma alla fine ha avuto ragione lui.
I MERITI DI IBRA - Domenica contro l'Atalanta, lo svedese e il Milan avranno l'opportunità di avvinarsi ancora di più al tricolore, chiudendo così di fatto il cerchio iniziato due anni e mezzo fa proprio contro i bergamaschi. A riferirlo è questa mattina La Gazzetta dello Sport che mette in risalto quanto sia stato fondamentale Ibrahimovic nella crescita dei rossoneri sia dentro che soprattutto fuori dal campo: Zlatan, insieme a Stefano Pioli, ha infatti saputo far maturare un gruppo di giovani che ora sono diventati giocatori da Milan.
TRA PRESENTE E FUTURO - Dall'Atalanta all'Atalanta, la chiusura perfetta del cerchio prima di decidere quale sarà il suo futuro. Lo scudetto potrebbe essere il modo ideale per terminare una carriera incredibile, ma Ibra non ha ancora deciso se appendere o meno le scarpette al chiodo. Probabilmente la testa gli dice di andare avanti perchè la voglia di continuare è ancora tanta, ma il fisico non è più quello di una volta e i problemi sono sempre più fastidiosi e condizionanti, come quelli al tendine d'Achille e al ginocchio che lo stanno tormentando ormai da diversi mesi.
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