Gazzetta - Il primo comandamento è difendere. Fonseca lavora per un Milan più prudente

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martedì 10 settembre 2024, 12:00Primo Piano
di Francesco Finulli

Dopo tre giornate il Milan è primo in una classifica. La graduatoria però è proprio quella in cui essere davanti a tutti fa abbastanza male: quella dei gol subiti. Con sei reti incassate nelle prime tre partite i rossoneri sono la peggior difesa del campionato in compagnia dell'Atalanta (che ne ha presi 4 in un colpo solo dall'Inter) e del Lecce. Uno dei problemi maggiori con Pioli nella scorsa stagione è rimasto presente e anzi si è acutizzato con Fonseca all'inizio di questa. Fondamentale ripartire da qui.

Primo comandamento

Questa mattina la Gazzetta dello Sport per cominciare a presentare la sfida di sabato contro il Venezia, in programma a San Siro alle 20.45, scrive la cosa giusta in relazione alle priorità che ha adesso il Milan: "primo comandamento: difendere". La squadra rossonera deve mettere a posto una volta per tutte l'assetto difensivo, ritrovare equilibrio: migliorando la fase di non possesso, potrebbero attivarsi dei concreti benefici anche per la zona offensiva del Diavolo. Per darlo Paulo Fonseca ha lavorato nella sosta e sta lavorando a un Milan più prudente. Ad eccezione di Theo e Pavlovic, tutti gli altri difensori sono rimasti a Milanello in questa pausa e il tecnico portoghese ha pensato a una squadra più bassa e prudente, più simile a quella vista con la Lazio nel primo tempo. Così si proveranno a oliare i meccanismi e a riacquisire fiducia. Il passo successivo sarà impostare una squadra dominante come avevano annunciato Ibra e Fonseca. Senza le fondamenta, però, non si domina mai.

Gli interpreti

La rosea successivamente fa una cernita di chi sono gli uomini a disposizione di Fonseca, quelli su cui il portoghese può contare in questa prima parte di stagione. I titolarissimi sembrano essere Fikayo Tomori e Strahinja Pavlovic. Una scelta che potrebbe essere scontata ma soprattutto per l'inglese, che è un po' altalenante nel rendimento, c'è la concreta insidia di Matteo Gabbia che, al momento, occupa il terzo slot all'interno del reparto, la prima riserva. Il centrale italiano non ha ancora giocato un singolo minuto quest'anno nonostante nella passata stagione sia stato uno dei migliori da gennaio in avanti. Quindi c'è Malick Thiaw che sta smaltendo i postumi di un infortunio e che si è dimostrato anche lui poco lineare nelle prestazioni. Al di là degli interpreti, però, il lavoro difensivo deve essere di squadra e deve partire dall'allenatore. Solo così il Milan può sperare di far passare a Maignan delle serata un po' più tranquille.