Ibra o Giroud? Leao o Rebic? Finalmente Pioli può fare scelte "difficili"
La notizia di giornata è quella di Ibrahimovic che si presenta a Milanello nonostante il giorno di riposo concesso da Pioli a chi tornava dagli impegni con la nazionale. Lo svedese è un martello, ama allenarsi nel centro sportivo rossonero insieme ai suoi compagni e soprattutto vuole recuperare il terreno perso nei confronti di Olivier Giroud. L'ex Chelsea durante questa pausa è rimasto a Milano e ha avuto la possibilità di lavorare con più calma insieme al mister e agli altri compagni non convocati dai rispettivi ct. Dopo il tour de force dello scorso mese il tecnico emiliano (vicino al rinnovo, clicca qui per i dettagli) ha avuto finalmente la possibilità di preparare la prossima partita con più calma, ma sempre con la stessa attenzione ai dettagli che lo contraddistingue.
CHI SCELGO? - E per la prima volta da inizio stagione, non ce ne vogliano gli scaramantici, avrà a disposizione praticamente tutto il reparto offensivo (l'unico in forse è Castillejo, anche oggi si è allenato a parte). Pioli dovrà, e verrebbe da dire finalmente, fare delle scelte difficili, importanti. Contro la Viola meglio Ibra o Giroud dall'inizio? Meglio Leao o Rebic a sinistra? A destra chance a Messias o toccherà ancora a Saelemaekers? Siamo "solo" a martedì e quindi c'è ancora diverso tempo per sciogliere i dubbi: ad oggi l'unica certezza è che questa abbondanza non può che essere un vantaggio per i rossoneri.
ROTAZIONI - Nei suoi discorsi post partita mister Pioli fa sempre riferimento alle rotazioni e alla conseguente lucidità dei suoi calciatori: numericamente la rosa che gli ha messo a disposizione il club è completa, ogni ruolo ha almeno un'alternativa valida, ma a causa di infortuni, stop e indisponibilità varie ci si è ritrovati spesso in emergenza: i risultati non ne hanno risentito, la partenza della squadra è letteralmente da record, ma le prestazioni di alcuni titolarissimi sì. Il mister ha portato spesso come esempio Leao, che a causa di un problema alla caviglia di Rebic nell'utlimo mese non ha praticamente mai riposato: il portoghese ovviamente non si è mai tirato indietro, ma condizione e lucidità, soprattutto nelle ultime partite, non erano al massimo. Il gioco del Milan è moderno, con pochi punti di riferimento e funzioni piuttosto che ruoli: tutto questo è difficilmente contrastabile per l'avversario, ma anche abbastanza dispendioso per i rossoneri. Tornare ad avere soluzioni diverse, per caratteristiche e fisicità, sarà un vantaggio enorme.
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