Jovic, ci dai speranze? Il serbo in crescita nelle ultime uscite

Jovic, ci dai speranze? Il serbo in crescita nelle ultime usciteMilanNews.it
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domenica 17 dicembre 2023, 08:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

"Jovic sta facendo cose interessanti da cinque partite", dice Geoffrey Moncada a Milan TV nel post partita di Newcastle-Milan, con i rossoneri che hanno trovato in Inghilterra una vittoria anche storica, ma soprattutto agrodolce. Girone non superato, ma c'è l'Europa League. E allora cosa si può trovare di positivo? Diverse cose, tra cui anche la prestazione di Luka Jovic, l'ennesima su un livello buono nell'ultimo periodo.

Dice bene Moncada: Fiorentina, Frosinone, Atalanta, Dortmund e Newcastle. Cinque partite molto diverse ma che hanno visto il serbo, oltre a gol ed assist, finalmente nel formato "calciatore". Molto di più nel gioco, molto più cercato dai compagni e anche più mobile. Due gol, un assist ed un contropiede gestito bene che ha portato al gol decisivo di Chukwueze al St. James' Park. Ovviamente niente per cui strapparsi i capelli, è bene sottolinearlo, ma c'è tanto, tantissimo di più rispetto all'apatia tecnica ed atletica mostrata nelle prime uscite.

Arrivato poco prima del gong finale del mercato estivo, è palese come l'ex Fiorentina e Real Madrid sia stata un po' una mossa della disperazione. Lo dimostra anche la formula con cui è arrivato: gratis, liberato a zero dalla Viola, firmando un annuale (con opzione) col Milan. Triste, calcisticamente parlando, per chi qualche stagione fa è stato preso dal Real Madrid a più di 60 milioni di euro dopo un'annata più che incredibile con il Francoforte; ma non c'è niente di strano guardando la sua parabola da quando ha vestito la pesantissima maglia dei blancos. 

Tra tante incognite una delle poche certezze è che se il Real Madrid viene a prenderti per più di 60 milioni di euro vuol dire che il talento e la presenza tecnica sono indiscutibili. Così com'è indiscutibile che per imporsi ad alti livelli nel calcio non basta solo quello: Jovic ne è la dimostrazione perfetta. Lui si era presentato così al mondo rossonero: "Al Real ho avuto un crollo, le cose non sono andate nel migliore dei modi, ma ora sono parte di uno dei migliori club al mondo. Spero di avere fortuna e di tornare ai miei vecchi livelli. Papà e mia madre si sono sacrificati per me, hanno fatto di tutto affinché io potessi essere qui oggi. Da bambino mi allenavo con lui. Credo che sia felice come me. Ogni giorno ci sentiamo e mi dice 'Figlio mio, lavora. Sei lì dove devi essere'".

Il numero 15 rossonero è quindi consapevole che probabilmente questa è una delle ultime, se non l'ultima, possibilità per diventare quel calciatore di livello molto alto che tutti si aspettavano che diventasse. E ora, dopo un inizio difficile legato anche ad una condizione fisica decisamente non ottimale, si inizia ad intravedere qualcosa. E al Milan, tifosi, allenatore e dirigenti, si spera. Perché dopo i vari Mandzukic e Origi trovare un attaccante "di riserva" di valore è più che mai necessario.