Kalulu verso la Juventus: dall'esordio in Europa League alla coppia Scudetto con Tomori, fino alle ultime (sfortunate) due stagioni
Pierre Kalulu sembrerebbe essere ad un passo dal diventare un nuovo giocatore della Juventus. L'operazione fra i club sarebbe difatti conclusa sulla base di un prestito oneroso a 3,5 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 14 più 3 milioni di bonus ed il 10% sulla futura vendita a favore del Milan. Manca solo l'okay definitivo del giocatore, con le prossime ore che potrebbero essere decisive sotto questo fronte.
Nel momento in cui Kalulu dovesse accettare la corte della Juventus, della difesa dello Scudetto rimarrebbero i soli Tomori e Gabbia, con il francese che potrebbe rappresentare essere un rimpianto per quanto fatto vedere (solo) nel corso di quella incredibile stagione al fianco dell'inglese.
2020/21: L'ESORDIO E LE PRIME DA TITOLARE - Dopo essere arrivato nella primavera del 2020 dal Lione, Pierre Kalulu ha a piccoli passi iniziato ad entrare nelle gerarchie di Stefano Pioli, il quale dal settembre 2020 a qualche mese più avanti non ne avrebbe più potuto fare a meno. Ad aiutare l'inserimento del francese ci sono stati senza ombra di dubbio i tanti, e soliti, infortuni che hanno colpito la formazione rossonera durante la gestione dell'emiliano, che per necessità si è ritrovato a schierare per la prima volta Kalulu difensore centrale in occasione della partita del girone di Europa League contro lo Sparta Praga, lui che era un terzino. In quell'occasione il francese si comportò bene al punto che venne riproposto da Stefano Pioli in quella posizione anche tre giorni dopo in campionato contro il Parma, dove rimase in campo per ben 85'. Da lì in poi Kalulu è ufficialmente entrato nelle gerarchie della prima squadra, contribuendo atitivamente al ritorno in Champions League del Milan in quella stagione collezionando 13 presenze in Serie A, 4 in Europa League ed una in Coppa Italia.
2021/22: LA TITOLARITÀ CON TOMORI E LO SCUDETTO - Come nella stagione 2020/21, anche in quella 21/22 Pierre Kalulu partiva indietro nelle gerarchie di Stefano Pioli rispetto a Simon Kjaer, Alessio Romagnoli e Fikayo Tomori. Vuoi il grave infortunio del danese, e non solo, vuoi i tanti impegni ai quali il Milan ha partecipato nel corso di quella stagione, il difensore francese si è ritagliato comunque il suo spazio diventando uno dei protagonisti nella folata Scudetto della formazione rossonera. Oltre ad essersi messo in mostra con prestazioni di un certo livello, su tutte quella a Napoli contro un attaccante del calibro di Victor Osimhen, Pierre Kalulu ha dato il là alla rimonta sull'Inter non solo con l'importantissimo, e decisivo, gol nella vittoria contro l'Empoli il 12 marzo 2022, ma anche creando una coppia di ferro con Fikayo Tomori. Con i due insieme in campo, nelle ultime 13 partite della stagione, considerando non solo la Serie A ma anche la Coppa Italia, il Milan ha infatti subito solo 5 gol, numeri tutt'altro che da sottovalutare, soprattutto quando si compete in Italia. Anche in questo caso, dunque, le circostanze hanno sorriso a Pierre Kalulu (ed a Stefano Pioli), che nell'anno dello Scudetto ha giocato con decisamente più continuità, collezionando 37 presenze in tutte le competizioni, con tanto di un gol e 3 assist.
2022/23-2023/24: DECLINO INVECE DI CONSACRAZIONE - Dopo una stagione come quella dello Scudetto, dalle parti di Milanello si aspettavano la definitiva consacrazione di Pierre Kalulu, che per un certo senso è arrivata, ma solo a livello di numeri e niente più. Nell'annata che ha seguito la vittoria del campionato, infatti, il francese ha nuovamente migliorato il suo numero di presenze in tutte le competizioni totalizandone 46 fra Serie A, Champions League, Coppa Italia ed anche Supercoppa Italia. Nonostante questo, comunque, le prestazioni del classe 2000 non hanno del tutto convinto, ed anzi, sono state come una sorta di preambolo a quello che è successo poi quest'anno. A causa di un grave doppio infortunio (strappo del muscolo femorale e del legamento collaterale), Pierre Kalulu non è praticamente mai tornato utile alla causa di Stefano Pioli, e le sole 11 presenze alla fine, e sfortunatamente, lo confermano. Questo ha avuto inevitabilmente un impatto anche sul pensiero che Paulo Fonseca ha del francese, utilizzato praticamente con il contagocce nel corso di questa preparazione estiva, nonostante sia comunque un profilo duttile che potrebbe tornare alla fine utile,
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