L'illusione dura poco, poi si rivede il piccolo Milan d'inizio stagione. Col Liverpool brutto ko all'esordio: 1-3
Il Milan si illude nei primi minuti, poi cola a picco. Una differenza di valori in campo a tratti anche imbarazzante, il successo del Liverpool per 1-3 inappellabile, per non dire che sta pure stretto ai reds. Con la beffa che i rossoneri perdono pure Maignan per infortunio.
Due reti prese sugli sviluppi di calcio da fermo, prima una punizione e poi un corner, con la difesa (portiere compreso) a dir poco rivedibili e un terzo gol che è la solita storia vista in campionato: attacco da sinistra, pallone in mezzo e rete. In mezzo tante occasioni del Liverpool, fra traverse che tremano e interventi di Maignan. Col Milan incapace di reagire, controbattere. Anche nei contrasti la squadra è molle e il rimpallo va sempre agli inglesi. La vera reazione è tardiva e in ogni caso Alisson non è di fatto impegnato.
"Mi aspetto che sia la serata di Leao" aveva detto Paulo Fonseca pochi minuti prima della partita. Il portoghese, al netto di qualche fiammata, è invece il grande assente, così come Theo Hernandez. C'è, almeno nei primi minuti, Christian Pulisic che firma dopo tre minuti la rete del vantaggio dopo una splendida azione tutta in velocità, con Morata, all'esordio da titolare, a servire l'assist. Per la bellezza dell'azione e il coraggio preso sembra davvero che si possa vedere finalmente il Milan che Fonseca ha sempre immaginato.
La sveglia al 17', con Salah che scarica un destro che colpisce la traversa. Poi un'altra al 30'. In mezzo il gol di Konate che sugli sviluppi di una punizione approfitta dell'uscita a vuoto di Maignan e di testa pareggia i conti. La partita è ribaltata prima dell'intervallo: Tsimikas calcia il corner, Van Dijk è liberissimo di saltare e segnare ancora di testa, con tutta la difesa rossonera piazzata ad osservare.
Dopo essere stato a terra al 7' e al 36', Maignan stringe i denti e torna in campo anche nel secondo tempo, prima di dare forfait e uscire tra le lacrime al 51'. Anche l'anno scorso alla prima col Newcastle abbandonò anzitempo. E nell'esordio del 2021 contro il Liverpool, pur chiudendo la partita, si infortunò al polso. Entra Torriani, classe 2005. È inevitabilmente emozionato, lo si vede anche da qualche disimpegno. Può oggettivamente poco sul gol dell'1-3 che è l'ennesimo contropiede, con Gakpo che salta Pavlovic e mette in mezzo per Szoboszlai che ringrazia e appoggia in rete. Il resto è noia e il prossimo impegno di coppa non meno impegnativo: martedì 1° ottobre sul campo del Bayer Leverkusen campione di Germania. L'immagine del pubblico che va via cinque minuti prima è figlia dello scoramento. I "soli" 59.826 spettatori erano già indicativi sul momento atttuale, i fischi negli ultimi minuti e i cori: "Ci avete rotto il c****" sono sintomo di una situazione già esasperata.E domenica c0è pure il derby.
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