La sconfitta di Napoli ha dato le prime conferme su come la rosa non sia costruita al meglio

La sconfitta di Napoli ha dato le prime conferme su come la rosa non sia costruita al meglioMilanNews.it
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venerdì 1 novembre 2024, 18:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Lo 0-2 subito dal Napoli a San Siro di martedì sera ha fatto ripiombare tutto l'ambiente rossonero in un clima di fastidio ed incertezza, oltre che di prime conferme negative. Il tema su cui focalizzarci è quello delle assenze, con tutto quello che ne consegue. Si aveva la sensazione, ora qualcosa in più: senza determinati calciatori il livello scende, e di molto. Ma non solo per la forza in sé devi vari Reijnders, Pulisic e Theo, ma soprattutto perché sono gli unici in rosa ad avere determinate caratteristiche.

A centrocampo tolto Reijnders non c'è gente che possa dire la sua in modo convincente quando si tratta di impostare, dare ritmo e gestire il pallone tra i piedi. Tolto Fofana non ci sono giocatori capaci nel posizionamento quanto il francese, oltre che adatti a correre all'indietro come l'ex Monaco. In difesa tolto Theo Hernandez non ci sono calciatori capaci di spingere sulla fascia e di dare apporto offensivo adeguato. Nel 4-2-3-1 di Fonseca l'unico che sembra poter ricorprire adeguatamente la posizione di trequartista è Christian Pulisic.

Musah, come ammesso dallo stesso Fonseca, è un giocatore di buon potenziale ma che in questo momento sta venendo istruito per passare da centrocampista di transizione a centrocampista di gestione. Loftus-Cheek, dice sempre il tecnico portoghese, soffre quando ci sono pochi spazi e c'è da gestire adeguatamente il pallone. In difesa Ibrahimovic aveva indicato il giovane Jimenez come vice Theo: ad oggi l'ex Real Madrid non è mai stato impiegato al posto del francese. Emerson Royal, inseguito per tutta l'estate, è stato prima indicato come molto capace in fase offensiva da Fonseca, salvo poi ritrattare tutto dopo qualche settimana, con l'ex Lille che ammette come il brasiliano dia il meglio da terzino bloccato. Il problema? Il Milan non adotta questo tipo di soluzione, al momento.

L'impressione quindi è che in rosa ci siano tanti giocatori di valore, alcuni molto più di altri e quindi adattabili a vari sistemi e situazioni, mentre altri siano capaci di performare solo se messi nelle condizioni giuste e più adatte alle proprie caratteristiche. Cosa che al momento non sta succedendo visto che Fonseca sta adottando un sistema di gioco che va a cozzare con la fisionomia tecnica e tattica della rosa.

In estate ci sono stati cambiamenti, sono arrivati (finalmente) un mediano difensivo di livello, un centrale di piede sinistro e degli attaccanti capaci di attaccare la profondità. Sono però state però ignorate tutte le altre criticità che abbiamo elencato qualche riga sopra. E sembra esserci un di più: siamo sicuri che le idee dell'allenatore sono state prese in considerazione durante la costruzione della rosa? O è l'allenatore che a questo punto deve adattarsi a quanto scelto dal gruppo di lavoro? Quel che è certo è che anche quest'anno, in ruoli diversi, la coperta è abbastanza corta.