Maldini a Sky: "Abbiamo una storia talmente grande che i tifosi si aspettano sempre qualcosa di più, ma ora la strategia è un'altra"
Paolo Maldini, DT rossonero, ha parlato a Sky Sport nel pre partita di Empoli-Milan. Queste tutte le sue dichiarazioni:
Sul 2021 del Milan, che voto dai? “È un progetto che sia stato chiaro sin dall’inizio. Non avevamo la certezza di riuscire, abbiamo provato a mettere delle idee. Abbiamo una storia talmente grande che i tifosi si aspettano sempre qualcosa di più, ma dobbiamo dimenticare la recente storia con Berlusconi. Adesso la strategia è un'altra ed è necessario fare così. Sarà una strada un pochino più lunga per ritornare ad essere protagonisti, ma diciamo che rispetto alle previsioni i risultati sono arrivati un pochino prima”.
Sull’Inter: “L’Inter è campione in carica, doveva essere inserite per forza tra le favorite. Perdendo Conte, Lukaku e Hakimi qualcuno poteva prospettare un contraccolpo, ma hanno preso un allenatore molto capace e hanno preso dei giocatori di livello e il livello non è calato. In classifica basta fare qualche mezzo passo falso, c’è da lottare. Noi siamo in linea con l'anno scorso, abbiamo fatto un'impresa. Ricordo che ad inizio anno non tutti mettevano il Milan tra le prime quattro. Dobbiamo renderci conto da dove siamo partiti, ma questo non vuol dire che rinunciamo ai nostri obiettivi, se ci sarà la possibilità di vincere noi proveremo a farlo, è il nostro lavoro e ce lo impone e il nostro DNA”.
Cosa manca a questa squadra per avvicinarsi allo scudetto? “Io dico che fare i confronti con il passato per noi è complicato. E un passato talmente glorioso che non facciamo molto volentieri. Negli ultimi 20 anni il Milan ha vinto 2 scudetti, non è stata un’impresa sempre facile per noi, anche con la squadra migliore al mondo”.
Sugli infortuni, hai trovato con Pioli quale può essere la soluzione al problema? “No, sinceramente no. Spingiamo i giocatori al massimo, questo potrebbe essere un motivo. Nel post lockdown, giocando ogni tre giorni, avevamo gli stessi giocatori e facevamo le stesse cose. Da un anno all’altro può succedere l’imponderabile, ma questo non vuol dire che non faremo un’analisi approfondita sui nostri errori”.
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