Tra Rabiot e Fofana sbuca Samardzic. Come si incastrerebbe il serbo nel centrocampo rossonero?

Tra Rabiot e Fofana sbuca Samardzic. Come si incastrerebbe il serbo nel centrocampo rossonero? MilanNews.it
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giovedì 18 luglio 2024, 18:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Cos'hanno in comune Rabiot, Fofana e Samardzic? Praticamente niente. Tutti e tre centrocampisti, ma tutti e tre intendono il ruolo il maniera diversa. Il francese, che oggi la Juventus ha salutato ufficialmente, è una mezz'ala box-to-box, il '99 del Monaco è un mediano di rottura e di progressione, mentre il serbo è un giocatore prettamente offensivo che nelle ultime stagioni è stato utilizzato sia da mezz'ala destra portata all'attacco che da trequartista. Va da sé che non siano profili né alternativi e né intercambiabili.

Questa mattina il CEO rossonero Giorgio Furlani ha detto alla Gazzetta dello Sport: "Samardzic e Fofana? Buoni giocatori, ma non ci focalizziamo su un solo giocatore perché non si fa così, vediamo quali situazioni si sviluppano al meglio". Tradotto: il Milan ha tanti profili sotto osservazione, pronto poi ad affondare su quello che viene ritenuto più adatto per una serie di fattori diversi. Il centrocampo, su cui ci si potrà concentrare dopo essersi assicurati Morata, ha sicuramente bisogno di innesti. Dipenderà sicuramente dalle uscite, ma il Milan sta tenendo "in caldo" Rabiot, a cui è stata presentata un'offerta già diverse settimane fa, Fofana, ritenuto l'ideale per aggiungere caratteristiche difensive ad un reparto che le richiede da un po' di tempo e Samardzic, che i rossoneri seguono da anni e anni. Dovesse aprirsi lo spiraglio giusto, magari anche grazie ad una cessione (Adli o Pobega?), il Milan ci proverebbe sicuramente.

L'interesse del Milan parte da molto molto lontano, dai tempi in cui Lazar giocava in Bundesliga nell’Herta Berlino. A confermarlo è stato il giocatore stesso, che due anni fa raccontava alla Gazzetta: “Venimmo a Milano con tutta la famiglia. Parlammo con Paolo Maldini, ma non me la sono sentita di fare un’esperienza in una grande città in quel momento. Il Barcellona venne a casa mia, invece. Con Patrick Kluivert. Ma scelsi il Lipsia, era a un’ora da casa. Ed è stata una buona scelta". Poi il passaggio all'Udinese, e quello saltato all'Inter addirittura dopo le visite mediche. Una situazione spiacevole che si è riflettuta anche sul rendimento del ragazzo, che non ha di certo vissuto la sua stagione più felice.

Ma secondo il suo ex allenatore Cioffi il classe 2002 "ha un grande potenziale, le voci l'hanno condizionato ma per me può diventare speciale, un giocatore da big". Samardzic viene visto dal Milan come un'opportunità da poter cogliere visto l'enorme talento e la giovane età (22 anni), a cui si abbina già un'acclarata esperienza in Serie A. Nei prossimi giorni, ha riportato ieri Di Marzio, il padre del giocatore vedrà il Milan: un passaggio fondamentale per capire se ci potranno essere o meno le basi per avanzare nell'operazione.

Ma come si integrerebbe nel centrocampo del Milan? Vista la sua duttilità andrebbe bene sia se Fonseca dovesse giocare con un 4-3-3 e sia se si dovesse proseguire con il 4-2-3-1. Nel primo caso diventerebbe un'alternativa ai titolari (ai nastri di partenza) e motivo di spietata concorrenza per Loftus e Reijnders. Nel secondo caso calzerebbe ancora più a pennello, vista la sua grande abilità nel giocare tra le linee e mandare in porta i compagni: molto più fantasista di Loftus-Cheek, che interpreta il ruolo in un'altra maniera, si giocherebbe il posto proprio con l'inglese.

L'anno scorso l'Udinese aveva chiuso con l'Inter un'operazione da 20 milioni di euro più il cartellino di Fabbian (valutato 4 milioni). Ora, con un anno in meno di contratto (scadenza 2026) e una stagione in chiaroscuro la cifra per portarlo via dal Friuli dovrebbe essere più bassa, probabilmente intorno ai 15 milioni di euro.